Subiaco: Climb and Reggae Urban Fest
Il festival, una miscela di musica reggae e street bouldering , si è tenuto durante il weekend appena trascorso nel borgo medioevale di Subiaco; a guidarci in questi due giorni di sport e musica saranno gli scatti di Fabrizio De Romanis, in arte Sezzaman, che ha partecipato alla realizzazione di questo evento nella doppia veste di fotografo e tracciatore ufficiale.
La manifestazione si e' svolta nell'area dei vecchi opifici di Subiaco, una zona quasi completamente pedonale che ospita l'antico mulino Carlani ed il ponte Barberini, teatro quest’ultimo della finale del contest. Tantissimi i partecipanti che da tutto il centro Italia hanno raggiunto Subiaco nonostante le temperature non esattamente primaverili; tutto ha funzionato al meglio, sebbene, lo ricordiamo, la manifestazione fosse alla sua prima edizione.
Questi gli ingredienti di una torta ben riuscita:
L’energia dei ragazzi del team di Vivere l’Aniene e della Associazione Culturale Officina UnoNove
ideatori ed organizzatori di questo evento.
Il "mood" dei partecipanti, un gruppo veramente ben assortito: dai bambini ai primi passi verticali all’atleta da 9a accomunati dalla stessa voglia di divertirsi. Loro il merito di aver creato il clima giusto.
L’estro di Fabrizio De Romanis che, con l’aiuto di Matteo Maffei, ha tracciato gli oltre 50 blocchi della manifestazione.
La musica dei cinque gruppi che hanno dato vita al Reggae Festival: Madalan Souljah, Dadadub, Inna Cantina, Skasso e Baracca Sound.
Le pietre di travertino dell’antico mulino Carlani , generose di appigli al punto giusto, perfette per dare sfogo alla fantasia di tracciatori ed atleti.
Le acque dell’ Aniene, tutto si è svolto a pochi metri dal fiume ed in molti non si sono fatti sfuggire l’occasione per un bagno gelido o per una discesa in rafting.
Per concludere una riflessione a carattere personale. Il mio coinvolgimento in questa piccola avventura e' nato per caso dalle parole di Lorenzo, una mattina al bar prima di andare a scalare: "Domenico quando hai un'oretta di tempo ci dai una mano? Vorremmo organizzare uno street boulder giù al mulino"
Nessuno di noi aveva mai neanche partecipato ad uno street boulder ed il mio primo pensiero è stato: questo e' pazzo, ma alla fine ho ceduto e sono salito a bordo. Ovviamente l'oretta e' diventata presto interi pomeriggi di lavoro per tracciare e ripulire i blocchi ed organizzare al meglio questo evento. Questo pizzico di follia tipico di chi ha da poco passato i vent'anni e' sicuramente l'ultimo ingrediente della torta, l'ingrediente segreto di ogni ricetta che si rispetti, quello che fa la differenza e che consente di realizzare i nostri piccoli sogni.
Bravi ragazzi e ...in bocca al lupo per la seconda edizione
Un ringraziamento va a tutti coloro che a vario titolo hanno aiutato gli organizzatori, in particolare ad Alisa Sole del Climberstore di Roma, sponsor tecnico di questo evento.
La classifica del contest ed il portfolio fotografico completo sono consultabili sul sito: www.viverelaniene.com
di Domenico Intorre
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