Muriel Sarkany e Urko Carmona Barandiaran vincono l'Arco Rock Legends 2014
Mauro Corona che ricorda Roberto Bassi. Quella sua dolcezza di arrampicatore e di uomo che si specchiava in quei suoi delfini levigati scolpiti nel legno che risaltavano tra tutte quelle mini sculture dei tanti grandi climber che, negli anni, hanno frequentato la falesia di Erto e, quindi, il suo studio di scultore. Bello che Corona abbia ricordato proprio Bassi, che ad Arco (ma non solo) dell'arrampicata sportiva è stato uno dei fondatori sul campo, anzi sulla roccia. E bella è stata la commozione (azzarderemmo dire anche la felicità) con cui ieri al Casinò di Arco - per la nona edizione di Arco Rock Legends - Corona ha accolto il Premio Climbing Ambassador by Aquafil. “Per la passione e le visioni che ha saputo donare al mondo dell'arrampicata per portarla nel mondo più vasto dell'arte e della cultura ”, recitava la motivazione. “Arrampicare è una delle poche cose che ancora mi rendono, oserei dire, felice” ha detto Mauro Corona ringraziando, tra gli applausi, il pubblico e i numerosissimi climber presenti.
Felicità sentimento difficile da dichiarare, spesso fin troppo abusato. Ma non certo per lo spagnolo Urko Carmona Barandiaran. L'incredulità con cui ha accolto la proclamazione che era lui il vincitore del La Sportiva Competition Award – il Premio che va al migliore atleta della passata stagione agonistica – è stata commovente. Quasi come il boato del pubblico che ha salutato il campione europeo di Paraclimbing mentre alzava al cielo il suo trofeo. Bellissima, poi, la dedica a tutti i suoi “Compañeros paraclimbers”. Sì, ha vinto lui quest'anno l'Oscar delle gare d'arrampicata. “Per lo spirito, lo stile, la forza, il sorriso con cui affronta le gare e la vita, ispirando tutti ad essere migliori.” ha scritto nella motivazione la Giuria internazionale formata da 10 tra le più importanti riviste specializzate. E nessuno, compresi gli altri due nominati il campionissimo del boulder, il russo Dmitri Sharafudtinov, e l'asso giapponese del Lead, Sachi Amma, ha avuto dubbi. Per Urko è stata meritatamente standing ovation!
Come grande commozione c'è stata per la premiazione del Salewa Rock Award, il riconoscimento che premia le migliori performance sulla roccia. La belga Muriel Sarkany, già grandissima campionessa delle gare che, nella sua seconda vita oltre l'agonismo, ha portato la sua passione per l'arrampicata in falesia centrando un piccolo grande sogno: il suo primo 9a. Il Salewa Rock Award le è stato assegnato “Per la felicità, la passione e i grandi risultati con cui ha affrontato la roccia come naturale prosecuzione della sua grande stagione da campionessa dell'arrampicata di gara”. Ancora felicità, dunque. La stessa che non sembrava mancare al campione dei campioni Adam Ondra (già vincitore di 4 Salewa Rock Award” e alla stella dell'arrampicata sportiva tedesca Alexander Megos, entrambi in lizza per lo stesso premio. Sì, ieri sera al Casinò di Arco sembrava proprio che girasse nell'aria un po' di felicità. O almeno qualcosa che somigliava molto alla felicità che può dare lo spirito puro e semplice dell'arrampicata. E il sorriso di Kay Rush, come sempre splendida conduttrice degli Award, ne era un'altra piccola prova.
ALBO D’ORO VINCITORI ARCO ROCK LEGENDS
Salewa Rock Award – Josune Bereziartu (2006), Patxi Usobiaga (2007), Adam Ondra (2008), Chris Sharma (2009), Adam Ondra (2010), Adam Ondra (2011), Sasha DiGiulian (2012), Adam Ondra (2013), Muriel Sarkany (2014)
La Sportiva Competition Award – Angela Eiter (2006), David Lama (2007), Maja Vidmar (2008), Kilian Fischhuber (2009), Akiyo Noguchi (2010), Ramon Julien Puigblanque (2011), Anna Stöhr (2012), Mina Markovic (2013), Urko Carmona Barandiaran (2014)
GIURIA INTERNAZIONALE 2014
Presidente: Giorgio Balducci (regista RAI)
Riviste internazionali: Montana (CZE), Desnivel (ESP), Klettern (GER), UP Climbing (ITA), Montagne 360° (ITA), Meridiani Montagne (ITA), Risk (RUS), Man and Mountain (KOR), Gory (POL), The Circuit (NZ)
SALEWA ROCK AWARD 2014 NOMINATIONS (in ordine alfabetico)
Periodo considerato: da giungo 2013 a maggio 2014
Alexander Megos – Germania
Dopo il primo 9a a-vista dell’anno scorso, Megos non è certo rimasto seduto sul divano. Anzi, ormai il cronometro è diventato il suo nuovo metro di misura, con ripetizioni fino al 9a+, in meno di due ore. Ma, più importante ancora, ha anche iniziato ad aprire nuove vie ad una velocità impressionante.
Adam Ondra – Repubblica Ceca
Ondra è alla caccia di tutto. Quest’anno libera tre 9b ed un nuovo 9b+ (il terzo 9b+ al mondo, tutti e tre liberati da lui) e, come unico al mondo sale a-vista due 9a. Finora ha salito quasi 100 vie di 9a o più difficili, un record che lascia sbalorditi. Non a caso ha vinto ad Arco Rock Legends già quattro volte.
Muriel Sarkany – Belgio
Solo una via, ma che via! Dopo un infortunio al polso ed una lunga ripresa, la fortissima climber belga, più conosciuta per le sue mille vittoriose battaglie in competizioni, si è presentata sotto la falesia delle Gorges du Loup per vincere anche la sua lotta contro il 9a. Un altro traguardo storico, nel suo palmares personale ma anche per l’arrampicata femminile.
LA SPORTIVA COMPETITION AWARD 2014 NOMINATIONS (in ordine alfabetico)
Periodo considerato: stagione agonistica 2013
Sachi Amma – Giappone
Per il secondo anno di fila il giapponese dimostra che con la corda è l’uomo da battere. Ma anche sul boulder non è da meno, come dimostra il suo terzo posto nella classifica combinata.
Urko Carmona Barandiaran – Spagna
Lo spagnolo è l’uomo contro il quale bisogna misurarsi, questo è confermato non solo in questa stagione, ma anche dal titolo di Campione del Mondo 2012. Grinta e sorriso lo contraddistinguono, in gara ma non solo.
Dmitrii Sharafutdinov – Russia
L’asso russo, già tre volte Campione del Mondo Boulder, vince dopo anni da protagonista finalmente anche la sua prima Coppa del Mondo boulder. Un’altro sogno che si avvera.
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