Lynn Hill a Roma per "Montagne in città"

Lynn Hill, ma non solo, alla serata clou di Montagne in città.



Montagne in città
6 - 11 novembre 2000
Rassegna romana di cinema, libri e personaggi di montagna, natura e avventura

Organizzazione:
Cooperativa La Montagna
con il contributo dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma - Dipartimento Cultura e Spettacolo.

Informazioni:
http://www.lamontagna.it/mic
La serata del 10 novembre, la più affollata di "Montagne in città", ha visto la partecipazione di Lynn Hill, ma non solo. L'ha preceduta la presentazione di due manuali, entrambi editi da Mondadori: "Scialpinismo" di Luigi Filocamo e Valentino Di Salvo e "Speleologia" di Lorenzo Grassi, con presenza degli autori. Ennesimi volumi di una collana dedicata agli sport nella natura, di cui anche i grandi editori sembrano improvvisamente aver scoperto l'esistenza. Ha suscitato qualche perplessità del pubblico la chiave di lettura voluta dall'editore, "100 esercizi progressivi per…", di non facile applicazione in queste attività. La prova è stata però superata dagli autori, con risultati originali come nel caso della speleologia dove, per la prima volta, sono stati inseriti esercizi ginnici espressamente studi per le uscite in grotta.

Vera protagonista della serata è stata però l'americana Lynn Hill, che ha presentato i film: "Free climbing the nose" e "Madagascar, a women's first ascent", e risposto alle domande del pubblico. Sulle differenze dell'arrampicata tra America ed Europa, ha detto: "In America c'è soprattutto granito, mentre in Europa molto più calcare, ed io personalmente preferisco quest'ultimo, che trovo più adatto al mio modo di arrampicare. In più, l'Europa ha una forte tradizione di montagna. Il granito offre comunque l'arrampicata più completa, anche per il fatto che lo si trova dappertutto, ed io sono cresciuta sul granito del mio paese".

Sul suo ruolo di donna-arrampicatrice, ha detto: "Ritengo che l'arrampicata annulli le differenze tra uomini e donne. L'interpretazione della salita è del tutto personale, ognuno ha il suo modo. Io non ho un fisico muscoloso, sono piccola di statura, ho le dita molto sottili. Ciò mi avvantaggia in molti casi: sul Nose, per esempio, le fessure sarebbero state troppo strette per le dita di un uomo. Ma lo stesso passaggio può farlo un uomo in altri modi, ad esempio sfruttando la statura più alta o la muscolatura. Ogni volta mi stupisco quando sento considerare l'arrampicata uno sport maschile. Ritengo anzi che l'interpretazione di un passaggio richieda spesso forme di intuito che le donne possiedono in misura superiore, anche se si affinano con l'esperienza".

Infine, Lynn ha affermato di ritenersi più un'arrampicatrice pura che un'alpinista, e di non essere interessata alle grandi vie di neve: "Ho fatto solo 3 salite di ghiaccio nella mia vita, e ne ho tratto la conclusione che è troppo freddo per i miei gusti. Amo invece arrampicare sentendo il calore del sole"

Aldo Frezza


Nella foto Lynn Hill al Rock master 2000 (Foto F. Tremolada)


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