Cjanevate 150 e Arrampicarnia 2018, il grande meeting d'arrampicata delle Alpi Carniche
Tre giornate, due manifestazioni, un campo base. Questa la formula della festa che si svolgerà dal 13 al 15 luglio in Friuli Venezia Giulia, nel cuore delle Alpi Carniche, per celebrare il 150° anniversario della prima salita alla Creta delle Chianevate e rilanciare "Arrampicarnia", il noto raduno di arrampicata sportiva non competitiva degli anni Ottanta. Punto d'incontro Passo di Monte Croce Carnico, Plöckenpass, il valico alpino tra Italia e Austria dove sarà allestito un simbolico campo base che ospiterà presentazioni, incontri storico-culturali e momenti di animazione e convivialità con le specialità gastronomiche locali.
Un programma ricco e variegato è stato infatti pensato dagli organizzatori – un gruppo transfrontaliero che conta tra gli altri il Cai Ravascletto, il Comune di Paluzza, i ragazzi del Climbing Paluzza e l'Alpenverain Obergail-Lesachtal – per rendere omaggio a questa imponente montagna. Forse più conosciuta con il friulano Cjanevate (termine che indica in modo dispregiativo la cantina, oronimo dovuto al vallone incassato e piatto alla base della parete sud), la Creta delle Chianevate, Kellerspitzen in tedesco, è un massiccio calcareo di 2769 metri ben visibile e riconoscibile dalla pianura friulana.
Era il 15 luglio del 1868 quando il viennese Paul Grohmann, grande esploratore delle Dolomiti, partendo dal ghiacciaio Eiskar nel ripido versante nord insieme alle guide Joseph Moser e Peter Salcher, riuscì a raggiungerne la cresta e la cima ovest.
Dopo Grohmann tanti sono stati gli alpinisti che si sono confrontati con la Creta delle Chianevate, arrivando in cima da ogni versante, per vie di varie e anche grandi difficoltà. Da Julius Kugy a Ettore Castiglioni e Toni Egger, per arrivare ai più forti arrampicatori friulani e carinziani contemporanei, quali Mazzilis, Ranner, Sterni, Florit, Simonitti.
E diversi appuntamenti saranno incentrati proprio sulla storia delle ascensioni dall’800 ai giorni nostri, riscoprendone i protagonisti. Tra tutti un certo Pietro Samassa, personaggio poliedrico e guida alpina di Collina con cui Kugy salì ad inizio '900 le pareti sud-est e nord-ovest, a cui saranno dedicate una mostra e una conferenza a cura di Enrico Agostinis. Ma non mancheranno i ricordi recenti, come quelli di Roberto Mazzilis e Reinhard Ranner che racconteranno, insieme ad Attilio De Rovere, della "loro" Cjanevate.
Oltre che attraverso parole e immagini, spazio naturalmente ai festeggiamenti in quota, con escursioni guidate ai luoghi della Grande Guerra e salite alla Creta delle Chianevate e alla vicina Creta di Collina insieme alle Guide Alpine.
Se la Cjanevate sarà la protagonista del programma storico-alpinistico, per la componente più sportiva non saranno da meno le pendici meridionali del Pal Piccolo, dall'altra parte, verso est, del Passo di Monte Croce Carnico. Qui si svolse nel 1986 la prima edizione di "Arrampicarnia", uno dei primi meeting non competitivi di arrampicata sportiva in Italia, rimasto nel cuore e nell'immaginario come uno dei momenti che fecero la storia di una disciplina allora agli esordi. Manolo, Heinz Mariacher, Beat Kammerlander, Mauro Corona, Patrick Berhault, Luisa Iovane, Alessandro Gogna, Icio Dall'Omo, Roberto Mazzilis, Roberto Bassi, Sandro Neri, Pietro Dal Pra, alcuni dei celebri climber che parteciparono al raduno; un’occasione per arrampicare senza l’assillo di punteggi e classifiche e far festa insieme. È questo lo spirito tradizionale di "Arrampicarnia", che i promotori dell'edizione 2018, concepita come il numero zero di un nuovo corso, desiderano rilanciare insieme al territorio in cui si svolge.
Il comprensorio delle falesie del Pal Piccolo, circondato da pascoli verdi e imponenti cime rocciose, ma che al contempo mantiene i camminamenti e le fortificazioni di quando era fronte bellico, sta infatti vivendo un periodo di rinascita, grazie anche al recente contributo di un gruppo di giovani del posto che ha attrezzato nuove vie di alta difficoltà, già percorse da alcuni grandi protagonisti dell'arrampicata attuale, come Adam Ondra, Silvio Reffo e Jacopo Larcher, per fare qualche nome. Comprensorio che, va ricordato, conta una decina di settori e oltre 200 vie di difficoltà, lunghezza e caratteristiche tecniche molto diverse. Una grande varietà nella morfologia della roccia che presenta placche compatte, muri verticali, strapiombi, fessure e diedri, con gradi fino al 9a, e che rende queste falesie appetibili ai climber più capaci, ma avvicinabili anche da bambini e principianti.
Ecco che "Cjanevate 150 e Arrampicarnia 2018", nate per ricordare e celebrare fatti e personaggi del passato, diventano un'opportunità di incontro e festa proiettata al futuro, guardando alla bellezza e alle straordinarie potenzialità delle montagne e del territorio carnico.
di Giuliana Tonut
Programma completo su www.arrampicarnia.it, Facebook Arrampicarnia