Nina Caprez e Jeremy Bernard fanno tappa alla Luna di Vasilika in Grecia

Nel campo rifugiati di Corinto in Grecia gli arrampicatori Nina Caprez, Jeremy Bernard ed amici hanno fatto tappa per una settimana, con il loro furgone 'Andrea Base Camp' dotato di muro di arrampicata, per dare una mano a Vasilika Moon - Onlus. Il report di Nathalie Bini.
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Luna di Vasilika: Nina Caprez e Jeremy Bernard durante la visita al campo dei rifugiati di Corinto in Grecia
www.jeremy-bernard.com

Andrea base Camp è un incredibile camion con una parete da arrampicata rimovibile. Costruito nel 2020 dalla climber svizzera di Nina Caprez e dal fotografo francese Jeremy Bernard, l'obiettivo di "Andrea" è esplorare, incontrarsi e condividere attraverso lo sport.

Nina e Jeremy si sono ispirati all'idea di portare l'arrampicata a tutti e condividere i valori dello sport attraverso l'arrampicata e la fotografia, e all'inizio di novembre 2021 hanno trascorso una settimana a Corinthos, dove opera l'organizzazione non profit Vasilika Moon.

Vasilika Moon nasce nel 2016 per aiutare i rifugiati in Grecia, persone esattamente come noi con l'unica differenza che sono nati in un Paese che da decenni è teatro di guerre e soprusi. I rifugiati sono bambini, donne, uomini, con i nostri stessi sogni, stessi desideri: un lavoro, una famiglia, una casa dove sentirsi al sicuro, qualche giorno di vacanza in un'altra città per visitare i parenti, un percorso formativo per laurearsi… forse anche un giorno salire un 8a!

Siamo consapevoli che non possiamo fermare le guerre, ma crediamo che aiutare queste persone, anche se solo poche centinaia, anche se solo temporaneamente, sia importante. Forniamo assistenza medica e assistenza sociale. Forniamo beni di prima necessità, come cibo, pannolini, assorbenti igienici, spazzolini da denti, occhiali da vista. Bambini e ragazzi nei campi profughi crescono senza scuola, un momento fondamentale per ognuno di noi, la base non soltanto per essere indipendenti ed avere un lavoro un giorno, qualunque esso sia, ma anche solo per saper comunicare con gli altri o come contare.

A Corinto abbiamo aperto una scuola e un centro comunitario in collaborazione con altre due organizzazioni, One Bridge to Idomeni (OBTI) e Aletheia Refugee Camp Support (ARCS). Qui lavorano 14 volontari provenienti da tutta Europa e offrono corsi di inglese, tedesco, scienze, informatica e arte, fotografia, cucina, scacchi, sport.

Ad Atene, città dove migliaia di persone trasferite dalle Isole (Lesbo, Chios, Samos) sono abbandonate per strada e passano le loro giornate a lottare per il cibo, stiamo per aprire uno spazio di assistenza medica, sociale e burocratica con OBTI, ARCS e Medical Volunteer International (MVI).

Vasilika Moon è nata anche per dare voce a queste persone, per far sapere al resto del mondo cosa hanno sofferto e cosa stanno ancora affrontando. Testimoniare, raccontare, mostrare è fondamentale.

All'inizio di novembre scorsa settimana abbiamo potuto condividere il nostro progetto con Nina, Jeremy e i loro amici Patricia Oudit, Marie Julie, Ilina frecciava, Tom Buet, Valentin Grollemund e Benoit Favre che sono venuti per aiutarci e per testimoniare il nostro lavoro attraverso immagini, video e parole.

Mi ha fatto molto piacere vedere il loro contributo alla missione, come hanno partecipato ai corsi di tedesco, arte, fotografia e cucina. Durante la presentazione delle loro esperienze, sono stati creati momenti speciali di condivisione con i rifugiati provenienti dai paesi in cui hanno viaggiato. E naturalmente c’è stato tempo per l'incredibile evento del weekend: la parete di arrampicata!

Andrea è stato allestito di fronte al campo profughi di Corinthos, che al momento ospita circa 1000 persone, ed è stato incredibile vedere come persone che non avevano mai scalato prima potessero trascorrere alcune ore lontano dalla crudeltà della loro situazione attuale e godersi questa affascinante esperienza.

"È incredibile come le persone si siano aperte a noi, alle attività che offrivamo. Potevamo arrampicare con tutti con un rapporto uno a uno e questa è stata la cosa più bella" ha detto Nina.

"Sulla parete, siamo tutti uguali. Affrontare le proprie paure, risolvere gli stessi problemi. Questa la magia dell'arrampicata e del nostro progetto Andrea. Ciò che resta è la determinazione ed i sorrisi" ha aggiunto Jeremy.

Sostenere, condividere, informare, creare una comunità con persone di provenienze diverse sono simboli di un'umanità che ancora esiste e resiste. Una luce che illumina al buio, come una luna che splende nel cielo.

Puoi aiutarci e supportare Vasilika Moon con piccolissimi gesti, contattateci atrtaverso www.vasilikamoon.org.

di Nathalie Bini




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