Arrampicata: a Meyer e Danion la tappa della World Cup Boulder di Fiera di Primiero.
17/06 i francesi Jerome Meyer e Juliette Danion si aggiudicano la vittoria della quinta prova della Coppa del Mondo Boulder 2006 di Fiera di Primiero (TN). Michele Caminati, il migliore degli italiani in gara, è 6°
E' successo anche a Fiera di Primiero, nella 5° tappa del circuito della World Cup di Boulder: c'è sempre chi sorride ma anche chi un po' si perde nella roulette, sempre più stellare, del boulder mondiale. Così, se da un lato c'è un Jerome Meyer che, proprio sul filo di lana dell'ultimo blocco disponibile, agguanta una vittoria insperata rintuzzando con un colpo di scena degno delle grandi finali lo spietato attacco di Kilian Fischhuber (fin lì sempre in testa alla gara). Sull'altro versante c'è un'Olga Bibik che bissa il colpo a vuoto di Grindelwald e alla fine è solo nona. Mentre Juliette Danion (che ha ben ragione di sorridere) non si fa certo scappare l'occasione e, in un sol colpo, si prende la gara e la testa della classifica di Coppa, sorpassando di 1 punto la bionda Olga. Forse è proprio questo lo specchio del nuovo Boulder targato 2006, ovvero di quanto sia labile la distanza tra la forma perfetta necessaria per la leadership e l'esclusione dal sestetto dei finalisti. Sì, perché è proprio la nuova formula della finale a sei la vera novità del circuito, quella che ha reso ancora più imprevedibile e movimentata la “scommessa” del Boulder. La stessa imprevedibilità che, ancora una volta, è stata protagonista anche della gara di Fiera di Primiero. Ad ogni tappa entrare nei top six è una conquista, un traguardo d'eccellenza che a Fiera ha baciato tra gli altri anche Michele Caminati, il migliore e sicuramente il più in forma degli azzurri. Mentre la fortuna, per la seconda volta consecutiva non ha arriso all'asso del team italiano, Christian Core, come a Rovereto 7° e ancora una volta primo degli esclusi dall'ultimo appassionante turno. Un finale di gara maschile che, oltre a “gatto” Meyer e all'innapuntabile Fischhuber, ha avuto per protagonista assoluto ancora una volta “Terminator” Mrázek che conquista, ed la seconda volta in questo circuito, il terzo gradino del podio sfatando l'assioma che vorrebbe impossibile gareggiare ad alto livello contemporaneamente nella specialità con la corda (quella della “Difficoltà” di cui Tomás detiene il titolo mondiale) e nei blocchi. La gara ha poi confermato tra i leader dell'anno un Gérome Pouvreau che con il 4° posto di Fiera consolida il suo 3° posto in classifica generale. Mentre il suo connazionale Stephane Julien, con il 5° posto, porta a tre i francesi tra i primi sei e al comando, largamente, della classifica a squadre. Certo, Come ad ogni tappa poi si contano i delusi ovvero gli esclusi dal paradiso della finale che, a Fiera, oltre a Core annoverano il britannico Earl Andrew (8°), il canadese (novità) Sean McColl (9°), il forte francese Loïc Gaidioz (10°) e il sempre più positivo Stefano Ghidini che centra un ottimo 11° posto. Nella pattuglia italiana, poi, anche Lucas Preti (23°) e Riccardo Scarian (24°) incrementano i loro punti in classifica, mentre un Gabriele Moroni davvero non in condizione si ferma al 34° posto, Paolo Leoncini al 36° e Luca Giupponi al 51°. In gara femminile, detto di una Juliette Danion sempre più in ascesa e sempre più brava che centra il podio e il vertice della classifica, va segnalata la prova e il periodo davvero splendido dell'austriaca Anna Stöhr che, reduce dalla vittoria di Grindelwald, si conferma ai vertici mondiali con un bel 2° posto di tappa e un 3° posto nella classifica generale della Coppa. Ora sarebbe fin troppo ovvio dire che Anna era sorridente (lei lo è sempre, anche quando la gara non va bene), ma certo ha di che essre contenta: questa è sicuramente una delle sue stagioni migliori. Come poteva esserlo anche per la russa Yulia Abramchuk (terza a Fiera e al 5° posto in Coppa) se non avesse saltato le gare di Birmingham e Rovereto. Fiera ha portato un buon 4° posto anche alla francese Emilie Abgrall, mentre la belga Chloé Graftiaux (altra eclettica che spazia dalla Difficoltà al Boulder) è 5a seguita dalla statunitense Audrey Seguy che a sorpresa, ma non troppo, è sesta. Tra le “escluse” dalla finale, invece, e a conferma di quanto difficile sia trovare le soluzioni per il “paradiso” del boulder c'è una lunga fila di nomi illustri dalla citata Bibik (9°), a Mélanie Son (7°) da Natalija Gros (8°) a Helena Lipenska (10°), da Martina Cufar (11a ex aequo con Sabine Bacher a Maja Vidmar (13°). Fino ad arrivare ad Angela Eiter (la regina della Difficoltà) che questa volta non ce l'ha fatta a sorprendere tutti anche nel boulder finendo solo al 24° posto. Alle spalle, per esempio, di Stefania De Grandi, la migliore delle italiane in gara, e poco distante da un'assoluta e giovanissima debuttante come l'arcense Sara Mariani, alla fine 27esima. E' anche questa la bellezza della gara dei problemi, e l'autentica essenza del Boulder! Una gara mai uguale a se stessa ed interpretata ancora una volta con grande passione da Fiera di Primiero, dai tracciatori Marzio Nardi e Laurent Laporte e dai tantissimi (109 per l'esattezza) atleti in gara. Ora con la Coppa del Mondo maschile già in tasca (o quasi) di Jerome Meyer (questo sarebbe il suo terzo Trofeo mondiale) e un'assoluta gara aperta per la vittoria finale in quella femminile, il circuito di Coppa, senza rifiatare, prosegue immediatamente con la sesta tappa del 23 e 24 giugno prossimi nell'austriaca Hall. Poi, siamo proprio a ridosso dei Campionati Europei di Ekatarinburg… Si annunciano altri problemi, sorprese e… speriamo sorrisi per tutti i boulderisti! Classifica finale maschile Fiera di Primiero 1. Jérôme Meyer FRA 2. Kilian Fischhuber AUT 3. Tomás Mrázek CZE 4. Gérome Pouvreau FRA 5. Stephane Julien FRA 6. Michele Caminati ITA 7. Christian Core ITA 8. Andrew Earl GBR 9. Sean McColl CAN 10. Loïc Gaidioz FRA 11. Stefano Ghidini ITA 12. Lukas Ennemoser AUT 13. Gareth Parry GBR 14. Jonas Baumann GER 15. Stewart Watson GBR click per le classifiche complete Classifica finale femminile Fiera di Primiero 1. Juliette Danion FRA 2. Anna Stöhr AUT 3. Yulia Abramchuk RUS 4. Emilie Abgrall FRA 5. Chloé Graftiaux BEL 6. Audrey Seguy USA 7. Mélanie Son FRA 8. Natalija Gros SLO 9. Olga Bibik RUS 10. Helena Lipenska CZE 11. Sabine Bacher AUT 11. Martina Cufar SLO 13. Maja Vidmar SLO 14. Celine Combaz FRA 15. Barbara Bacher AUT click per le classifiche complete
|
|
||||||||||||||
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Imbracatura regolabile a tre fibbie per l’arrampicata in montagna, le grandi pareti e le vie di ghiaccio e misto.
Un secondo strato termico robusto ed efficace.
Il nuovo PHANTOM 6000 HD è uno scarpone progettato per l'alpinismo estremo. Grazie alla tecnologia HDry, offre una protezione impermeabile e traspirante superiore.
Scarpone da montagna da donna pensato per il trekking, l’escursionismo e il backpacking.
Petzl Neox, un assicuratore con bloccaggio assistito mediante camma ottimizzato per l’arrampicata da primo.
Piccozza tecnica da alpinismo evoluto