Wüstenblume, nuova via sul Sass de la Crusc
WÜSTENBLUME di Ulrich Viertler
Il Sass de la Crusc è la nostra montagna preferita e, a nostro avviso, il non plus ultra dell'alpinismo in Dolomiti. Siamo entrambi riusciti a ripetere molte vie su questa parete e lasciare le nostre tracce su di essa è sempre stato il nostro grande sogno.
Fatto sta che proprio quella sezione di parete offriva ancora sufficiente spazio per qualcosa di nuovo. Dopo aver studiato la parete accuratamente abbiamo individuato la linea, non sapevamo però se fosse fattibile per via delle difficoltà o per la qualità della roccia. Volevamo salire usando soltanto protezioni mobili e chiodi normali, nessuno spit, ed è per questo che abbiamo deciso di iniziare dalla parte superiore della parete, quella che parte dalla grande cengia mediana.
Accompagnati dall'amico Johannes Bachmann, il primo giorno abbiamo salito i primi tiri del Diedro Mayerl fino alla cengia dove abbiamo attraversato a sinistra per 40m per iniziare la nostra linea. L'arrampicata si è rivelata molto difficile e quel giorno siamo riusciti a salire soltanto un tiro.
Abbiamo deciso di calarci dall'alto il giorno successivo per raggiungere il nostro punto più alto e poi siamo quasi riusciti ad aprire altri due tiri. Dico quasi, perché il secondo tiro si è rivelato molto impegnativo. Eravamo molto stanchi mentalmente e quindi ci siamo calati nella speranza di raggiungere la cima il giorno successivo.
Il terzo giorno eravamo molto motivati, volevamo concludere quello che avevamo lasciato incompiuto il giorno precedente. Josef è stato un grande e ha risolto il tratto chiave, mentre l'ultimo tiro l'ho aperto io e, con gli ultimi raggi di sole, sono sbucato in vetta. Felici di aver salito la parte superiore della parete siamo scesi a valle.
Nei successivi tre giorni siamo riusciti ad aprire i primi 5 tiri. In questo caso abbiamo usato delle corde fisse per raggiungere il punto più alto del giorno precedente. La qualità della roccia era sorprendentemente buona e siamo riusciti a proteggerci con molti nuts e friends.
Dopo circa 6 giorni di duro lavoro, di fatica fisica e mentale e dopo svariate cadute siamo riusciti ad aprire la via. Ora la dovevamo soltanto salire in libera. Il primo tentativo è andato male: arrivati alla base della via ha cominciato a nevicare. Siamo rientrati delusi e ho iniziato a dubitare che la libera fosse ancora possibile con il precoce arrivo dell'inverno. Ma per il 28 settembre le previsioni erano buone e dopo 8 ore siamo riusciti a liberare tutti i tiri. Quel giorno tutto è filato alla perfezione e all'imbrunire abbiamo raggiunto la cima, felicissimi.
SCHEDA: Wüstenblume, Sass de la Crusc, Dolomiti