Valle Orco, la falesia del Dado e l'acciaio creativo dove il trad non può arrivare

Andrea Migliano presenta le nuove vie d'arrampicata alla falesia Il Dado (Valle Orco).
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Andrea Migliano su 'Marziopiteco' (8a+) alla falesia del Dado in Valle dell'Orco
Michele Guarneri

Nella culla del trad rimane spazio per tante linee di arrampicata che vanno a cercare le asperità che lo gneiss della Valle Orco raramente concede. Lo spit può essere ben utilizzato e sposarsi con le vie storiche senza dare fastidio. La falesia del Dado è un bellissimo terreno di gioco verticale, le danze sono state aperte da un mentore come Giovanni Massari circa 20 anni fa, le sue vie sono state rispolverate da me e Adriano Trombetta nel 2013, anno in cui ho assistito e partecipato anche alla chiodatura di Legittima Visione e alla sua nomina, avvenuta sul tavolo del Rifugio Mila. Questa via per me rappresenta tantissimo. Ero approdato nella Valle dell'Orco da pochi mesi per cambiare completamente vita tuffandomi alla cieca nella gestione di un rifugio insieme a due cari amici. In poco tempo io e Adriano diventammo compagni affiatati così nel maggio 2013 il Tromba portò a soggiornare nella mia nuova casa due idoli come Nico Favresse e Sean Villanueva, un sogno che si avverava e che tutt'ora perdura.

Lo Gneiss occhiadino di questa valle è ancora per pochi, le vie sono complicate anche per gli arrampicatori più forti perchè richiedono movimenti unici difficilmente riproducibili sugli altri tipi di roccia. Tuttavia, con un po' di dedizione si entra in confidenza con i piccoli appoggi e con le prese svasate talvolta da tenere di "pelle" e non con forza.

Un'altro aspetto affascinante è l'approccio con il quale affrontare alcune vie, su trenta o quaranta metri fatti di piedi minuscoli tacche taglienti o prese sfuggenti, bisogna arrampicare rilassati, pensare a al respiro e a volte trattenerlo, perchè una boccata d'aria potrebbe gonfiare il petto e farti perdere l'equilibrio, l'arrampicata raramente è così meditativa e aleatoria. Su linee come Tatratea o Legittima Visione per muovere i piedi di pochi centimetri bisogna far pressione sui palmi delle mani contro porzioni di roccia completamente liscia, oppure allenarsi con lo stretching piuttosto che al trave o al pan Güllich. Su Stop Press, una vera e propria stele strapiombante, si tirano dei veri e propri schiaffi alla roccia per rimanere attaccati, su Slivovicka invece si strizzano tacche da un centimetro affilate come coltelli.

Ma al Dado abbiamo trovato anche pane per i denti degli amanti degli strapiombi. Proprio tra due vie trad, Mister Green e Royksopp, c'è una porzione di roccia nera aggettante. Inizialmente siamo stati attratti da una serie di fessure strapiombanti, insieme al mitico Marzio Nardi abbiamo provato le protezioni, ma le nostre intenzioni belliche sono state subito stroncate dalla cecità delle spaccature. Così sono nate tre vie fisiche che richiedono ampie sbracciate e chiusure, la prima è dedicata proprio all'amico dalle braccia lunghe e dalle Mani di Carnevale che non ha bisogno di presentazioni: "Marziopiteco", 8a+.

La maggior parte delle vie sono state autofinanziate dal sottoscritto e attrezzate insieme all'amico e collaboratore del Rifugio Le Fonti Minerali Simo Papalia. La più bella delle sue creazioni è sicuramente Anne Suse (7c+), uno spigolo di 35 metri con una roccia e un'estetica da non perdere.

Ho effettuato la libera di tutte le vie e i gradi sono stati rivisti insieme agli amici che le hanno ripetute (la maggior parte fuoriclasse); questo è il piacere più grande, condividere questo lavoro con i numerosi amici che accompagnano le nostre stagioni estive venendo a provare, ripetere e liberare le vie che attrezziamo. Un particolare ringraziamento a Edoardo Bocchio, Read Macadam e Alex Ruscior di Explore Climbing, alla cara amica Federica Mingolla che passeggia sempre su tutte le vie, a Jacopo Larcher che ormai ha un appuntamento fisso con la Valle dell'Orco, e a Marzio Nardi che rinforza i nostri addominali per le risate che provoca.

Direi che quasi tutte le vie del Dado sono da non perdere, fatico a selezionare le migliori anche perchè il genere è vario, proverò a consigliarne una per ogni grado, ma non fateci troppo affidamento, sono tutte belle!

5c+ Cochise L1 (TRAD) - 6a Apogeo (TRAD) - 6b Cochise L2 (TRAD) - 6b+ Stanage Train (TRAD) - 6c Orco Liebe (TRAD) - 6c+ B'nana - 7a+ Slivovicka - 7b Juliette - 7b+ Stop Press - 7c Desigual - 7c+ Anestesia e Anne Suse - 8a Il sogno del Ninja - 8a+ Tatratea - 8b Legittima Visione - 8b+ Iron Land

Un ringraziamento particolare va al supporto di Wild Country e La Sportiva

Andrea Migliano

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Dal 28 settembre al 1 ottobre 2023 si terrà la terza edizione del Valle Orco Climbing Festival, il raduno di arrampicata trad e boulder nella Valle dell'Orco. Ospiti speciali Tom Randall, Pete Whittaker, Talo Martin, Marco Sappa e molti altri ancora. Info: valleorcoclimbingfestival.com

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