Timori per Elnaz Rekabi, climber iraniana che ha gareggiato senza hijab
- Crescono i timori per Elnaz Rekabi, la climber iraniana che lo scorso fine settimana ha gareggiato ai Campionati Asiatici a Seul in Corea del Sud senza il velo. Sebbene al momento ci siano notizie contrastanti, la sua storia sta facendo il giro del mondo.
Aggiornamento 19/10/2022 ore 12:30
Secondo la BBC, Elnaz Rekabi è atterrata all'aeroporto di Teheran all’alba oggi, ed è stata accolta da una grande folla che ha salutato la climber iraniana che aveva gareggiato senza velo in Corea del Sud, definendola un’"eroina". In un intervista rilasciata alla tv di Stato, Rekabi ha dichiarato "Sono stata chiamata improvvisamente e inaspettatamente a gareggiare, mentre ero nello spogliatoio femminile. Ero impegnata a indossare le mie scarpette e preparare la mia attrezzatura e ho dimenticato di indossare il mio hijab, che avrei dovuto indossare". Ha aggiunto "Grazie al cielo, sono tornata in Iran sana e salva. Mi scuso con il popolo iraniano per la confusione e le preoccupazioni." Molti esperti ritengono che le scuse della 33enne siano frutto di censura, e chiedono ai media occidentali di non spengere in nessun modo la pressione mediatica sul suo caso in particolare e sulla drammatica situazione in Iran in generale.
The crowd cheers as Elnaz Rekabi, a female climber who competed without a hijab in Seoul and was later censured and forced into an apology by Iranian authorities, arrives at Tehran's Imam Khomeini Airport in the early hours of the morning.#مهسا_امینیpic.twitter.com/KoiEOzhrGh
— Shayan Sardarizadeh (@Shayan86) October 19, 2022
PUBBLICATO IL 19/10/2022
Crescono i timori per l’incolumità di Elnaz Rekabi, l’arrampicatrice iraniana che nel fine settimana scorso aveva gareggiato ai Campionati asiatici di arrampicata a Seoul senza hijab. La sua scalata nella capitale sudcoreana è stata condivisa sui social media e ha fatto il giro del mondo poiché è stata visto da molti come un atto estremamente coraggioso, in aperta sfida con le restrizioni della Repubblica islamica che obbligano le donne a indossare l'hijab.
La sua mossa arriva in mezzo alle proteste in tutto il paese, guidate principalmente da donne, contro il regime totalitario ed innescate dalla morte di Mahsa Amini a metà settembre, tre giorni dopo essere stata arrestata dalla polizia morale. Secondo le stime di attivisti per i diritti umani, nelle proteste sono finora state uccise più di 200 persone.
Ci sono state notizie contrastanti sulla incolumità di Rekabi dopo la gara e mentre inizialmente molte fonti indicavano che fosse scomparsa del tutto, ieri l'ambasciata iraniana a Seoul ha spiegato in un tweet che Rekabi aveva semplicemente lasciato il paese con tutto il team presto la mattina del 18 ottobre, aggiungendo che "nega con forza tutte le fake news, le notizie errate e la disinformazione riguardanti la signora Elnaz REKABI".
In una storia successivamente pubblicata sul suo account Instagram, considerata come sospetta da molti, Rekabi ieri avrebbe affermato di essersi trovata costretta ad eseguire la scalata senza l'hijab perché le era caduto per errore poco prima della partenza, scusandosi inoltre "per tutte le preoccupazioni" che questa situazione possa aver innescato.
Nel 2021 Rekabi è diventata la prima donna iraniana a vincere una medaglia IFSC, il bronzo ai Campionati Mondiali 2021 a Mosca.
Sebbene le speranze, che Rekabi stia davvero bene e sia impunita, restino alte, il sito web "Iran Wire" gestito da dissidenti ha dichiarato che al suo arrivo a Teheran sarà quasi certamente trasferita nel penitenziario iraniana di Evin dove vengono detenuti molti oppositori politici.
Questa notizia è in fase di sviluppo e verrà aggiornata quando saranno disponibili ulteriori informazioni.