Sasha DiGiulian, l'intervista dopo l'exploit al Red River Gorge

Intervista alla climber statunitense Sasha DiGiulian dopo i suoi due 8c+, Southern Smoke e Lucifer, e l'a-vista di Omaha Beach 8b+ nella falesia di Red River Gorge, Kentucky, USA.
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Sasha DiGiulian in gara
Sasha DiGiulian archive

Lo ammettiamo: Sasha DiGiulian ci ha colto di sorpresa. Avevamo visto la giovane statunitense competere lo scorso anno Arco durante il pre-evento per il Campionato del Mondo che si terrà questo luglio nella piccola città trentina, ma nulla avrebbe potuto prepararci per quello che è successo in questo mese: nel giro di un paio di giorni, la 18enne statunitense è entrata nel ristrettissimo club di donne che hanno salito l'8c+, mentre soli tre giorni più tardi è entrata nel regno ancora più esclusivo di donne che hanno salito l'8b+ a-vista - un risultato che anche per i maschi non è per nulla facile e scontato. Entrambi questi club esclusivi sono stati “fondati” da Josune Bereziartu (con Honky Mix 8c + nel 2000 ad Onate e Hidrofobia 8b+ nel 2006 a Montsant, entrambe in Spagna) e anche se da allora il numero di iscritte è cresciuto, non ha ancora visto lo stesso trend degli uomini.

DiGiulian scala da undici anni e la sua sorprendente corsa è avvenuta su due vie di resistenza pura nella falesia di Red River Gorge, Southern Smoke 8c+ e Omaha Beach 8b+. La prima era stata aperta nel 2008 da Joe Kinder, mentre la seconda è stata salita a-vista, nel 1999, dall'allora 18enne Katie Brown, una delle climber statunitensi più talentuose di sempre. Nel corso degli anni si sono rotte delle prese portando il grado fino ad un solido 5.14a (8b+), appunto quello superato dalla DiGiulian. Poi, è arrivato anche il terzo tassello della storia: dopo che l'altro giorno era caduta dall'ultimo movimento difficile, proprio ieri Sasha DiGiulian è riuscita a chiudere il suo secondo 8c+, la corta e boulderosa Lucifer 8c+. Stessa falesia, ma uno stile completamente diverso... evidentemente l'americana è in una forma davvero speciale.

Visto che non volevamo essere ancora colti di sorpresa, abbiamo deciso di saperne un po' di più da questa studentessa che attualmente è all'ultimo anno di liceo e, prima di frequentare la Columbia University di New York, spera di dedicare “un anno sabbatico” all'arrampicata. Ecco quindi l'intervista con una delle arrampicatrici più forti e bionde d'America.

Sasha, eccoti con il tuo primo 8c+... come ti senti?
Sono molto emozionata! Credo che questa via si adatti bene a mio stile di arrampicata e mi sono davvero divertita, è una linea bellissima.

Quanto hai dovuto “dare” per chiuderla?
In realtà mi sentivo molto bene, non mi sentivo troppo stanca quando l'ho fatta. L'arrampicata su Southern Smoke è molto fluida, si tratta di una via di pura resistenza, senza particolari passaggi chiave ma tanti movimenti abbastanza difficili uno dopo l'altro, senza grossi riposi. Sono rimasta un po' sorpresa quando l'ho chiusa perché c'ho messo molto meno di quanto pensassi.

La tua più difficile finora era un 8c. Hai appena fatto un grande salto... a cosa è dovuto?
Beh, ho provato Southern Smoke perché mi ispirava la linea. Non avevo tentato un altro 8c+ in precedenza, e neanche un altro 8c a parte Welcome to Tijuana a Rodellar in Spagna. Credo che ogni via sia molto individuale e questa qui si sposava chiaramente con il mio stile. Sento comunque che la mia arrampicata sta migliorando e penso che questo sia dovuto alla maggiore esperienza che ho adesso, soprattutto in falesia. Ho imparato molto di più delle mie capacità e so spingere i miei limiti molto di più. Prima era un po' intimidita dai gradi difficili, ma adesso ho imparato che non devo essere limitata dai numeri. Ho imparato a fregarmene e a tentare, semplicemente...

L'8c + femminile è stato fatto per la prima volta da Josune Bereziartu nel 2000, 11 anni fa...
Si, credo che adesso molte più donne sono in grado di salire questo grado, devono semplicemente andare oltre le barriere numeriche e provare le vie. E' molto stimolante vedere questo sport progredire così rapidamente. Ogni anno donne e uomini stanno facendo vie sempre più difficili, è una cosa meravigliosa.

Proprio l'altro giorno ci hai sorpreso - e forse ti sei sorpresa anche tu - con un 8b+ a-vista. Ci racconti com'è andata?
Omaha Beach è una via che ho sempre voluto salire a-vista, quindi sono stata molto contenta di aver aspettato la forma giusta per farlo. Sapevo che Omaha Beach ha un'arrampicata che non è particolarmente complicata da interpretare, che serve grande resistenza quindi sapevo di potermela giocare. Prima di questo non avevo mai tentato un altro 8b+ a-vista...

Quindi hai deliberatamente lasciato da parte questa via per tentare l'a-vista al momento giusto. Quanto della tua arrampicata è programmata? E quanto è fatta di decisioni prese al momento?
Sì, avevo evitato di guardarla e di provarla perché ho sempre sognato di farla on-sight. Ma la maggior parte della mia arrampicata non è programmata – quando scalo provo quello che mi va di provare e di solito non lascio vie per un altro momento. Ma con Omaha Beach avevo la sensazione che, se fossi riuscita ad aspettare ed se ero in buona forma, forse sarei riuscita a farla a vista. Così ho pazientata e ci sono riuscita!

Finora ti sei dedicata principalmente alla falesia e alle gare. Ma l'arrampicata ha molte sfaccettature ...
Pratico anche il boulder, anche se principalmente in gara perché quando ho la possibilità di scalare fuori e devo scegliere tra il boulder o la falesia, tendo a scalare con la corda. Sono interessata a fare trad, ma per ora sono più presa dall'arrampicata sportiva.

Ci puoi dire quali sono il tuoi obiettivi per il 2011?
Sono molto felice di allenarmi molto per partecipare ad alcune delle gare della Coppa del Mondo. Ovviamente mi piacerebbe fare bene in Coppa del Mondo e ai Mondiali ad Arco a luglio. E non vedo l'ora di arrampicare fuori, viaggiare e scoprire nuove falesie!






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