Sara Leoni da 8b a Madonna della Rota
Completamente immersa in un'altra dimensione: sento solo i battiti del mio cuore e l'aria che entra ed esce dai polmoni. Sola in parete. Guardo quel buco distante: a separarmi dalla catena un difficile allungo. Superato quello è solo una questione di calma e concentrazione.
Tante volte prima sono caduta qui. Ma in questo momento sento qualcosa di diverso, una sicurezza nuova. Guardo quel buco lontano e capisco che oggi, finalmente, non mi scapperà più.
Quella per l'arrampicata è una grande passione, iniziata per caso ma che si è poi rivelata una parte fondamentale della mia vita. Di professione faccio la farmacista, fortunatamente però riesco a dedicarmi a questa attività tutto l'anno: l'inverno lo passo in falesia a cercare l'alta difficoltà, mentre l'estate è dedicata prevalentemente ai viaggi con il nostro furgone e alle vie sportive in Dolomiti, che offrono sempre avventure incredibili e paesaggi mozzafiato.
Dopo essermi trasferita a Brescia con il mio compagno Luca Lancellotti la Valle dell'Opol è diventata la falesia di casa. La valle offre una quantità di pareti veramente incredibile, e proprio per questo il primo anno l'ho dedicato ad altri settori, evitando a causa della sua fama e storia l'imponente muro della Rota.
Tuttavia dopo aver chiuso un po' di tiri duri e preso coraggio era giunto il momento di metterci le mani. Inizialmente è stata una relazione di amore e odio, i tiri tecnicamente molto complessi e la roccia non facile da leggere mi hanno messo a dura prova.
Dopo aver fatto i conti con i primi 8a/8a+ quest'inverno ho deciso che era giunto il momento di osare di più, ed è così che ho puntato gli occhi sul mio primo 8b. Il tiro in realtà è il link tra due 8a+ e mette insieme un primo muro veramente tecnico su tacche piccole e due boulder di potenza.
Il momento che mi ha dato più soddisfazione è stato riuscire a risolvere tutti i passi, che a primo impatto sembravano impossibili. Ovviamente la sfida più grande e stressante è stata riuscire a concatenare tutti i movimenti.
Ci sono stati momenti in cui avrei voluto gettare la spugna, ma grazie al sostegno di Luca e di tutti i miei amici, un pomeriggio di febbraio tutte le sequenze si sono perfettamente incastrate una dopo l'altra e sono riuscita a coronare il mio sogno.
Chiudere l'unico 8b della Rota dove la gradazione è piuttosto severa è un grandissimo traguardo ma credo proprio che non mi fermerò qui.
Un grazie va sicuramente al lavoro svolto da Luca e dal team Reload Climb grazie ai cui consigli spero nei prossimi anni di poter puntare a raggiungere obiettivi sempre più alti.
di Sara Leoni
FALESIA
2019 Il viaggio, Canyon, Paderno, primo 7b
2019 La nera, Canyon, Paderno, primo 7c
02/2020 Faccia D'Angelo, Terra di mezzo, primo 8a
07/2020 Buco nel buco, Ilex, primo 7c a-vista
04/2021 Gesti quotidiani, Madonna della Rota, primo 8a+
02/2022 21 pollici, Madonna della Rota, primo 8b
VIE LUNGHE
L'occhio che vide rosso, Pilastro dell'Orso, Dolomiti di Brenta, Michele Cagol, Rolando Larcher, Fabio Leoni, 1997
Muro giallo, Cima Piccola, Tre Cime di Lavaredo, Dolomiti, Kurt Albert, Stefan Glowacz 1996
4 giorni una estate, Sass Pordoi, Dolomiti Fabio Lasagni, Lorenzo Nadali 2003
Zanzara e Labbradoro, Monte Colodri, Valle del Sarca, Roberto Bassi, Maurizio Zanolla Manolo, 1983