Richiodatura delle falesie dell'Agro Pontino, ringraziamenti
Ripristinata la chiodatura delle falesie delle Placche Rosse a Norma e dello Scoglio dell'Araguna a Bassiano, visitate pochi mesi fa dai 'soliti ignoti'…
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, lo scritto che Stefano Milani ci ha inviato sulla già nota faccenda della massiccia schiodatura delle falesie delle Placche Rosse a Norma e dello Scoglio dell'Araguna a Bassiano (Agro Pontino). Ci sembra che i ringraziamenti che Stefano, Armando e Monica inviano, evidentemente con diversa valenza, anche agli ignoti schiodatori, siano di per se eloquenti. Purtroppo ancora una volta dobbiamo constatare come i 'ladri di spit' siano una 'specie' del tutto resistente al passare del tempo e all'esercizio della ragione. RINGRAZIAMENTI (tratto dalle pagine introduttive della nuova guida alle falesie pontine "Noveccippiù 9c+", in uscita per settembre 2000) (...)Questi ringraziamenti sono diretti a coloro, o colui (ancora non sappiamo bene come definirlo/i) che con parsimonia e attaccamento al lavoro (altrui), ma anche con molto coraggio, durante la prima settimana di gennaio 2000 e poi verso la fine dello stesso mese, ha saccheggiato (parliamo al singolare per comodità descrittiva) le piastrine sulle vie delle due più note falesie dell'Agro Pontino: Placche Rosse a Norma e Scoglio dell'Araguna a Bassiano. Grazie sinceramente per averci risparmiato il faticoso lavoro. Grazie sinceramente perché ci hai fornito il pretesto per richiodare tutte le vie con nuovi fittoni resinati in acciaio inox. Speriamo vivamente che tutta la fatica e il lavoro che ti ha impegnato così intensamente e meticolosamente, dia i suoi frutti e fra qualche mese sentiremo sicuramente parlare di una nuova falesia chiodata chissà dove con il materiale rubato (di cui alcune piastrine segnate). Ti consigliamo, la prossima volta, di contattarci prima, ti daremo noi una mano, ti mostreremo dove calarti per risparmiare tempo e fatica, dove non sarà possibile calarsi scaleremo noi le vie, lasciandoti la corda su i tiri, così potrai prendere le piastrine su tutte le vie, anche quelle difficili (dato che hai rubato le piastrine solo sulle vie facili e che con la tecnica del pendolo hai ripulito le vie limitrofe, deduciamo che non sei un forte scalatore, da queste parti quelli come te sono chiamati Laiconi). Ah! A proposito, non ci sono più piastrine sulle vie nelle falesie pontine consigliamo quindi, a te e a tutti coloro che vorranno fare nuovi acquisti (senza spendere niente) di avvisarci in anticipo (anche per evitare un viaggio a vuoto), dandoci il tempo necessario per rifornire il supermarket pontino, altrimenti l'unico modo per portare via qualcosa è comprasi una smerigliatrice a batteria. Ok basta così, diciamo realmente come stanno le cose. Precisamente intorno al 6 gennaio 2000 (presumibilmente il 4-5-6 gennaio) uno o più individui (testimoni parlano di una persona stranamente solitaria nel settore Perone Azzurro, che armeggiava con un vistoso zaino) rubano 160 piastrine su 26 vie nella falesia delle Placche Rosse. Le vie depredate si concentrano principalmente al Perone Azzurro e nel settore destro della falesia, precisamente della Via Spigolo del cactus alla Via Sulmo, una Via e qualche piastrina nel settore strapiombante, un'altra Via nel settore sinistro. Noi ovviamente fummo subito avvisati dell'accaduto da alcuni arrampicatori che, in quei giorni avevano trovato le prime Vie schiodate, alcuni pensarono che fossimo stati noi a schiodarle per poi richiodarle. Ormai il danno era fatto e non sapevamo cosa fare. Dopo circa due settimane, precisamente sabato 22 gennaio 2000, anche allo Scoglio dell'Araguna vengono rubate le piastrine su 8 vie. Questa volta solo la pioggia ha impedito che il danno fosse maggiore. Il ladro infatti, indisturbato, iniziando dal settore basso sinistro (nel boschetto) ha tolto tutte le piastrine sulle Vie chiodate con fix e piastrine (vogliamo ricordare che a Bassiano la maggioranza delle Vie è chiodata con fittoni resinati), evitando le Vie fittonate. Quindi dalla Via Re di Nanto a sinistra, passando per Etica, fermandosi a Carpediem e Dartagnan.., poi evidentemente, data la pioggia incessante, non potendo più arrampicare ha rubato le prime piastrine delle Vie del settore principale. A questo punto siamo corsi ai ripari, la domenica successiva Armando ha schiodato tutte le Vie del settore principale mentre Stefano ha bloccato tutte le piastrine rimaste nei vari settori di Bassiano. Il danno ora cominciava ad essere enorme, ben 34 vie schiodate per più di 200 piastrine rubate. L'unica soluzione era organizzare una colletta per raccogliere i soldi per comprare tutto il materiale necessario alla richiodatura. Divulgammo subito la notizia dell'accaduto e grazie soprattutto alla cortesia di Andrea Gennari Daneri e dei suoi potenti mezzi il fatto è stato divulgato a livello nazionale (anche su internet). In breve tempo arrivarono le offerte, addirittura alcune persone incontrate ad arrampicare ci diedero dato il loro contributo. Nei giorni successivi abbiamo avuto degli incontri con i principali chiodatori Laziali, Bruno Vitale ci ha messo in contatto con Luca Grazzini che ci ha confermato la disponibilità di un contributo del CAI di Roma. Nei vari incontri, decidemmo di aspettare un po prima di richiodare le falesie, anche per sensibilizzare gli arrampicatori sull'accaduto. Quello che il ladro ha fatto in 4 giorni è stato rifatto in 13 giorni di lavoro (dal 6 aprile 2000 al 1° maggio 2000, escluse le feste), senza contare i giorni persi a bloccare tutte le piastrine rimaste. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro insostituibile e gratuito Stefano Milani in primis e di Armando Onorati e Monica Rocca e soprattutto dal contributo economico offerto dagli arrampicatori e associazioni di seguito elencati (i nomi non sono in un ordine prestabilito): Eduardo e Stefano di Roma, Franco Piola, Chicco e Claudio di Latina, Andrea e Diego Pettinelli di Sermoneta, Olivier Brachet, Gaetano e gli amici di Norma, Davide di Roma, Caiano Nicola, Giuseppe Bellusci, Diego Banchelli e Antonello Fiori, Tonio Pettinella, Armando Onorati, Monica Rocca, Stefano Milani, l'associazione "Quota 2000 Trekking Adventure", la ditta "Armaduk" e il contributo integrato dalla Scuola di Alpinismo "Paolo Consiglio" (Club Alpino Italiano Sezione di Roma) e i soci di seguito elencati (fino al 29 aprile 2000): Luca De Simoni, Rosella de Renzis, Attilio Ulisse, Luigi Licciardello, Tiziano Vittori, Roberto Alloi, Chiaretta Ramorino, Rinaldo Amigoni, Edoardo Falcioni, Stefano Picone, Sebastiano Labozzetta, Luca Biagini, Sandro Momigliano, Luca Grazzini, Piero Ledda, Maurizio Triolo, Davide Marini, Daniela Ciambottini, Chiara Laurenza, Valerio Vittorini, Gianluca De Rossi, Marco Marziale, Daphné Bavoillot, Luciano Mastracci, Corrado e Anna Arba, Fabrizio Munari, Antonella Cacciani, Giulio e Rossella Allegrezza. Un ringraziamento particolare a Bruno Vitale e Luca Grazzini. Grazie veramente a tutti, anche a quelli che avrebbero voluto aiutarci ma non hanno fatto in tempo a raggiungerci o non sono riusciti a contattarci. Grazie anche a quelli che hanno raccolto i soldi organizzando mega collette appropriandosi poi del bottino (sappiamo da fonti sicure di collette fatte, di cui noi non abbiamo ricevuto nulla, nemmeno una telefonata) è proprio vero, siamo in Italia! Grazie ancora e buona arrampicata nelle falesie pontine. Stefano, Armando e Monica. |
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