Portogallo viaggio arrampicata trad: Casal dos Pianos, Cabo Carvoeiro e Meadinha
E’ proprio vero che, molto spesso, le cose migliori sono quelle che nascono nel modo più improvvisato!"Muyo pensa tu ad una méta arrampicatoria: bella, trad, ma non troppo lontana"…così mi aveva lasciato Roby, al termine di una gran giornata di scalata trascorsa al Sergent, in Valle dell’Orco!
Con lui avevo già condiviso diverse belle avventure, tra cui quelle indimenticabili nella mitica Yosemite Valley, ad ottobre del 2017. Per cui conoscevo già il peso delle sue parole, e la serietà delle sue intenzioni!
"Ok, nessun problema!" E così comincio a pensare ad un posto… Corsica, Croazia, Grecia…ma il suggerimento arriva poco dopo dallo stesso Roby, a cui erano caduti gli occhi su un articolo uscito sul web poco tempo prima: parlava di Casal dos Pianos, in Portogallo, come nuova mecca del trad europeo.
Ed è così che la scelta cade su questo bellissimo paese, con un tour di arrampicata che, da sud a nord, poteva toccare le principali méte di rock climbing… rigorosamente in fessura!
Il nostro soggiorno comincia proprio da Casal dos Pianos, un sito sulla costa non distante da Lisbona. La roccia è il classico basalto scuro molto fessurato, nella maggior parte dei casi con esposizione vista mare ma sufficientemente lontanto da non risentirne in termini di aderenza. Un bel settore scuola, inoltre, è proprio quello che ci va per prendere le misure con questo gran posto! Linee belle e tutte da attrezzare, con solo la sosta (inox o titanio) al termine del tiro. Cominciamo così il nostro soggiorno Portoghese alternando roccia, visite cittadine e… piatti di “Bacalhau” locale.
La seconda tappa è, almeno per noi "alpini" davvero suggestiva! Non tanto come arrampicata - purtroppo l’immediata vicinanza col mare si sente! - quanto per l’ambiente davvero unico. Parliamo di Cabo Carvoeiro, nella penisola di Peniche, forse più nota per il surf, ma da non sottovalutare per l’arrampicata. Qui il gioco è più complesso: soste praticamente inesistenti (è presente qualche raro fittone per calarsi dalla scogliera) e roccia tagliente e delicata, con tutti tiri rigorosamente trad! Ma se questo aumenta la complessità della cosa, scalare con l’oceano che rimbomba a pochi metri, è davvero ineguagliabile. Per sfruttare al meglio questo affascinante sito è consigliabile effettuare un sopralluogo, magari appena arrivati in zona, per capire l’esposizione del sole, il moto del mare, e l’accesso ai vari settori: resta comunque un posto da non perdere!
E arriviamo alla ciliegina sulla torta: ci dirigiamo ora verso nord, puntando a quella che si rivelerà la vera chicca della nostra avventura… Meadinha! L’ambiente, questa volta, è molto più simile alla "nostra" valle dell’Orco: boschi, montagne e il famoso Santuario de Nossa Senhora da Peneda collocato più in basso, dove si lascia l’auto, e che merita una visita.
Qui i tiri sono davvero tanti: vie o monotiri, trad o spittati. Fessure, camini, offwidth, c’è davvero di tutto, e sempre con una roccia fantastica! Questo è sicuramente il posto che, anche per un soggiorno mordi e fuggi, vale la pena di visitare. Tra l’altro, si trova a 2 ore esatte dall’aeroporto di Porto, da cui abbiamo volato per il ritorno in Italia.
Insomma, ancora un viaggio bello ed emozionante, senza sapere bene quello a cui si andava incontro; ancora una nuova avventura condivisa con un grandissimo compagno di viaggio.
Note e consigli per il viaggio
Avendo almeno una settimana, e volendo visitare i luoghi principali, conviene volare dall’Italia su Lisbona, affittare un’auto, e procedere da sud a nord toccando Casal dos Pianos, Cabo Carvoeiro e Meadinha. Se si ha qualche giorno in più si può pensare di visitare anche, come primo posto, le falesie dell’Algarve, per poi riprendere il viaggio verso nord. Così facendo, si può ripartire poi dalla città di Porto, riconsegnando l’auto comodamente in aeroporto. Se si hanno invece pochi giorni, e si vuole puntare alla massima resa arrampicatoria, si può volare direttamente su Porto ed andare subito a Meadinha: un week end lungo è davvero sufficiente per visitare davvero un posto notevole!
Come guida noi abbiamo usato il recente Portugal Arrampicare sull’estrema punta occidentale d’Europa (edizione Versante Sud) di Carlos Simes, che offre una selezione dei siti più belli. Molto utile per i viaggiatori il sito internet climbingportugal.blogspot.com che riporta una mappa del Portogallo con una recensione di quasi tutte le falesie. Noi l’abbiamo usata per trovare altre falesie non descritte dal libro.
Consigli tecnici
Per Casal dos Pianos e Meadinha non ci sono suggerimenti particolari: prevedere comunque un’abbondante scelta di friends, dai micro alle taglie forti. Su molti tiri abbiamo triplicato il n°3.
Per Cabo Carvoeiro consigliamo invece di dare un’occhiata ai vari settori prima di decidere su quale andare. Le calate non sono sempre ovvie (pochi e "singoli" i fittoni di calata), anche se si trova un posto per accedere ad uno dei settori facili tramite una facile (ma viscida!) disarrampicata aiutata da una breve corda fissa. In ogni caso è meglio preferire il pomeriggio, durante il quale la falesia va al sole.
Sistemazione
Moltissime le opportunità che offre il Portogallo, dalle case in affitto agli alberghi. I prezzi sono normalmente in media con l’Italia, mentre sicuramente più economica è la ristorazione. A Meadinha è presente un albergo direttamente al Santuario, ma noi consigliamo la particolare località di Castro Laboreiro, situata a 15 minuti di auto.
Guide
Portugal Arrampicare sull’estrema punta occidentale d’Europa (edizione Versante Sud) di Carlos Cuca Simes
Guia de Escalada do CABO CARVOEIRO di Paolo Roxo
Siti internet
climbingportugal.blogspot.com
www.meadinha.com
di Giancarlo Maritano
SCHEDA: la falesia Casal Pianos, Portogallo