Peter Moser libera il progetto di Roberto Bassi a Celva

Arrampicata sportiva tra passato e presente: il racconto di Peter Moser che nel febbraio 2017 è riuscito a liberare 'Progetto Bassi', un vecchio progetto di Roberto Bassi nella storica falesia di Celva (TN).
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Peter Moser libera la via 'Progetto Bassi', la via chiodata anni fa da Roberto Bassi nella falesia Celva (TN)
Matteo Mocellin / Storyteller-Labs

Celva è una delle storiche falesia invernali di Trento, famosa da oltre tre decenni per i suoi tiri estremamente tecnici tra cui spicca ovviamente “L’Arte di Salire in Alto”, uno dei primi 8c italiani liberato nel 1992 da Rolando Larcher. Proprio a fianco a questo duro test corre una linea ideata anni addietro da uno dei massimi esponenti della nuova arrampicata degli anni ’80, Roberto Bassi. Questo enigma di piccole tacche è stato finalmente liberato dalla guida alpina Peter Moser lo scorso febbraio che come ci ha spiegato, proprio come Bassi, ha trovato “l’avventura e la libertà in questa placca spietata.”


PROGETTO BASSI
di Peter Moser

Questa è la storia di un tiro che va oltre l’arrampicata fatta di classifiche, gradi, discussioni, mode ed atleti. Questa è la storia di un tiro che attraversa gli anni tra miti e leggende storia e passione pura. Lo scenario è quello della falesia di Celva in Trentino che mi accompagna con i suoi tiri sin dalle mie prima gesta da scalatore.

La mia storia con il "Progetto Bassi" nasce molti anni fa quando passando alla base della falesia mi fermavo a leggere il nome di una via simbolo L’arte di salire in alto 8c e cercavo di scorgere qualche presa in quella placca cosi compatta.

Impossibile non notare appena a sinistra la linea ancor più futuristica che attraversa prepotente lo scudo nella zona più liscia e apparentemente più inaccessibile. Nessuna scritta alla base, nessun grado a classificarla, solo gli spit a segnare la visione di uno scalatore. Era il progetto di Roberto Bassi, un mito per me, un icona della vera arrampicata, bastavano solo quelle poche informazioni per rimanere incollati con gli occhi a quella linea e sognare un po’.

Passano gli anni e arriva il momento in cui mi ritrovo in catena al bellissimo tiro di Rolando Larcher L’arte di salire in alto. Erano cosi belle le giornate passate con gli amici spesso e volentieri da soli a provar il tiro che decisi di prolungare i giochi e aver un'altra scusa per tornar qui in Celva. Purtroppo in breve tempo arrivò un sacco di gente a caccia di tiri e di gradi e io decisi di cercar la mia arrampicata altrove.

Tornai l’anno dopo quando ancora una volta i riflettori su questa falesia si spengono e la tranquillità ne ritorna a far da padrona. Con sorpresa vidi che l'eterno progetto era stato rispettato per tre quarti da un forte scalatore locale Alessio Tait. Mi rimetto a provar i movimenti e spinto da una rabbia di vivere più forte del solito riesco a risolvere finalmente questo enigma e venir a capo di questo splendido tiro fatto di equilibri tacche e rovesci davvero piccoli. Negli anni tanti si son cimentati su questo tiro e per me riuscir a provarlo e chiudere i giochi è stata una bellissima soddisfazione.

La prima domanda che mi si pone, riguarda sempre il grado di questo itinerario. Volutamente non mi sono mai espresso su una cifra ma posso dire che è obiettivamente molto più dura della vicina Arte di salire in alto. Dopo aver passato anni a chiamare questa linea futuristica Progetto Bassi mi sembrava ovvio lasciar questo nome al tiro…

Grazie a Roberto per avermi fatto trovare l’avventura e la libertà in questa placca spietata.

di Peter Moser

Un ringraziamento allo sponsor Asolo per il supporto.

Link: www.aquilesanmartino.com, www.storyteller-labs.com




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