L'ultimo dei selvaggi, nuova via in Valsugana
Il racconto di Peter Moser che quest'estate ha aperto L'ultimo dei selvaggi (200m, 7b max, 7a oblig), una nuova via d'arrampicata sulla parete di Palu, Valsugana.
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Peter Moser durante la prima salita di L'ultimo dei selvaggi (200m, 7b max, 7a oblig), parete di Palu, Valsugana.
archivio Peter Moser
La via è stata aperta in più riprese nell’estate 2014 e mi è costata davvero molto lavoro e tantissima fatica per venircene a capo. L’itinerario ricerca le placche più belle e compatte dell’intera parete sopra il paese di Palu ed è stata per me un bel banco di prova per l’apertura dal basso, talvolta anche in auto sicura. La roccia infatti, prima della pulizia, si presentava in moltissimi punti polverosissima e sporca con la presenza di molti blocchi instabili pronti a tuffarsi a valle. Ora è stata disgaggiata e pulita e offre delle lunghezze molto belle ed entusiasmanti tra tacche e buchi.
La via è interamente attrezzata a spit ma mantiene sicuramente un carattere molto alpinistico sia per la tipologia di roccia che per la distanza delle protezioni che in alcuni punti richiedono sangue freddo e attenzione. Lasciare il proprio carattere a questa parete mi è sembrata cosa giusta e rispettosa. Impiegare il mio tempo nel tracciare dal basso in modo pulito ed onesto questo itinerario è stato un piacere e una soddisfazione. Devo ringraziare tutti gli amici che mi hanno assicurato durante l’apertura tra i quali il più presente è stato Carlo Zottele che con estrema pazienza aspettava che venissi a capo dei vari passaggi, sempre con lo sguardo verso l’alto pronto a schivare qualche blocco proveniente dal cielo.
di Peter Moser
Un ringraziamento allo sponsor Asolo per il supporto.
SCHEDA: L’ultimo dei selvaggi, Valsugana
La via è interamente attrezzata a spit ma mantiene sicuramente un carattere molto alpinistico sia per la tipologia di roccia che per la distanza delle protezioni che in alcuni punti richiedono sangue freddo e attenzione. Lasciare il proprio carattere a questa parete mi è sembrata cosa giusta e rispettosa. Impiegare il mio tempo nel tracciare dal basso in modo pulito ed onesto questo itinerario è stato un piacere e una soddisfazione. Devo ringraziare tutti gli amici che mi hanno assicurato durante l’apertura tra i quali il più presente è stato Carlo Zottele che con estrema pazienza aspettava che venissi a capo dei vari passaggi, sempre con lo sguardo verso l’alto pronto a schivare qualche blocco proveniente dal cielo.
di Peter Moser
Un ringraziamento allo sponsor Asolo per il supporto.
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