Nina Williams prima femminile dell'altissimo boulder Ambrosia ai Buttermilks di Bishop

Arrampicata boulder: la climber statunitense Nina Williams ha effettuato la prima salita femminile del famoso boulder highball Ambrosia ai Buttermilks di Bishop, USA.
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Nina Williams effettua la prima salita femminile del boulder highball Ambrosia (V11, 8A) ai Buttermilks di Bishop
Nayton Rosales

Il nettare degli dei è stato assaporato appieno l’altro giorno dalla 26enne climber statunitense Nina Williams che sui Buttermilks di Bishop, in California, si è portata a casa uno dei boulder highball più ambiti non solo della zona, ma in assoluto. Stiamo ovviamente parlando del boulder Ambrosia, quei quasi 15 metri di arrampicata fino all' 8A protetti soltanto dai crashpad, esplorati per la prima volta nel 2009 da Kevin Jorgeson. E ripetuti finora solo da una manciata di fortissimi climber, tra cui Alex Honnold, Isaac Caldiero,  Enzo OddoJorg Verhoeven e, più recentemente, anche Gabriele Moroni. La salita della Williams è doppiamente rimarchevole: si tratta non soltanto di una rara ripetizione quindi, ma anche della prima femminile di questo bellissimo test fisico e psicologico.

Il boulder è situato sul masso più importante dei Buttermilks, il cosiddetto Grandpa Peabody, dove nel 2015 durante la sua prima visita in questa zona la Williams aveva salito il boulder highball Footprints (7C). L’anno successivo, nel 2016, aveva salito il boulder highball Evilution Direct (V11, 8A) ma per chiudere quello che lei descrive come il "trittico delle king line" su questo masso mancava all’appello soltanto Ambrosia. Per salirlo bisogna affrontare una serie di micro tacche in partenza fino al hueco - il caratteristico buco - a circa 7 metri da terra dove finiscono le difficoltà tecniche (V11, 8A) ed iniziano invece quelle psicologiche. Con la corda dall’alto la Williams ha studiato i movimenti e ha imparato soprattutto la parte alta dove cadere non è più un optional. Poi, in un giorno di splendido sole e con le montagne attorno spruzzate di neve, la climber di Rhode Island ha assaporato quel nettare che, secondo la mitologia greca, conferisce l’immortalità e l’eterna giovinezza.

Ambrosia non è il boulder più difficile della Williams; dopo una serie di boulder di 8A+, nel 2014 a Rocklands in Sud Africa aveva ripetuto Ray of Light (8B). Ma per quanto riguarda i boulder highball, Ambrosia è da considerare una delle tentazioni più irresistibili. Quindi, dopo lo storico primo 9a+ femminile effettuato dalla statunitense Margo Hayes a fine febbraio, ecco un'altro bel giorno per l'arrampicata.

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SCHEDA: Buttermilks - Bishop





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