Niccolò Ceria e il boulder a Pietra del Toro in Basilicata
Niccolò Ceria ed un altro viaggio da solo, sempre alla instancabile ricerca del boulder perfetto. Questa volta non a Fontainebleau, dove l’anno scorso aveva trascorso 60 giorni da solo, ma a Pietra del Toro in Basilicata. Una zona poco conosciuta vicino a Campomaggiore, nonostante le visite di alcuni “big” come Michele Caminati e i Mauro Calibani, che però vanta ancora un ottimo potenziale, sia in termini di numero di boulder da liberare, sia in termini della bellezza dei massi. Infatti, al suo rientro il climber di Biella l’ha definita come “Il massimo del boulder. Questo posto probabilmente entra nella mia lista dei top ten di tutti i tempi.”
Niccolò, come mai la Basilicata? Una destinazione un po' insolita, no?
Sì, la zona rimane, come tante altre aree, una destinazione ancora insolita e poco frequentata. Tutti i posti se non vanno di moda, non sono frequentati ed è una gran fortuna che questo posto non sia ancora "fashion". Io la conoscevo da 5 o 6 anni ed era da parecchio tempo che volevo andarci. Ero interessato a vedere i sassi che avevano sviluppato, ma soprattutto volevo vedere cose nuove e cercare linee che potessero dirmi qualcosa. Ho avuto poche esperienze esplorative sull'arenaria e non vedevo l'ora di mettere alla prova l'occhio su questo tipo di roccia.
Che impressione ti ha fatto?
Il viaggio è andato bene, sono rimasto davvero entusiasta dalle forme di alcuni sassi, dalla grana della roccia e dalla purezza di diverse linee. E' un posto piccolo, con diverse gemme sparse qua e là, ed impari a conoscerlo piano piano, informazione dopo informazione. Uno di quei pochi posti che ha la fortuna di non avere ancora una guida, di non essere caotico. All'inizio avevo un po' di timore, non essendo certo di ciò che potevo trovare, ma dopo un paio di passeggiate riuscii a vedere diverse cose interessanti sotto il muschio della macchia mediterranea e trovai un paio di linee che cercavo da parecchio tempo.
Ci riesci a dire cosa cerchi nei tuoi boulder? E li l'hai trovato?
Ovviamente bado quasi solamente alla qualità e questo vale per diversi aspetti, dalla qualità della roccia stessa, l'aspetto del sasso, il gesto tecnico, alla logica della linea e molti altri. La quantità può essere interessante solo in relazione della qualità; se la quantità fa perdere l'aspetto qualitativo è meglio non averla.
Sei andato ad esplorare da solo
Si. Avevo con me alcune informazioni ed un sacco di curiosità.
Poi però eri anche in compagnia giusto?
Esatto. Per dieci giorni mi sono trovato a scalare con Marco Giorgio, un ragazzo di Potenza. Mi ha mostrato diverse cose, alcune che conoscevo, altre invece di cui non avevo mai visto nulla. Ci siamo sin da subito trovati in sintonia ed eravamo super motivati sia per rivedere alcuni classici, sia per cercare sassi nuovi nelle ore più calde del giorno. Insieme abbiamo pulito Geometrie non Euclidee, la linea più bella che abbia mai spazzolato ed è stato probabilmente uno dei miei momenti verticali più importanti.
Adesso che sei rientrato a Biella, se senti Basilicata boulder, cos'è la prima cosa che ti viene in mente
I progetti che ho visto, ma che non sono riuscito a salire o a pulire. Rimarranno nella mia mente per un po', fino al prossimo ritorno in cui spero di trovare temperature un po' più fresche.
BOULDER SALITI DA NICCOLO' CERIA
Urban Cowboy V8
Tallone 96 V8 Flash
Scacco Mato V8
Heliocentirsmo V10 FA
Basento Ruggente V11 FA
Agronomo non Praticante V11
L'asinello V11
Bloc Fest V11
Empire State Boulder V12
Occhio di Bue V12
Geometrie non Euclidee V12 FA
La chiave del Sole V12/13
Titanic V13 FA
SCHEDA: Pietra del Toro, Basilicata
Info: Instagram Niccolò Ceria e FB Niccolò Ceria
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