Molto forte, incredibilmente Leonidio
"Dopo una prima scoperta di questa parte della Grecia nel 2018, sognavamo di tornare in questo grazioso angolo del Peloponneso." Così i due infaticabili amici Bretoni Pascale ed Eric lanciano l’idea di Leonidio, Laura e Marco da Roma prendono subito i biglietti aerei, si uniscono anche "Lele" e "Lez" da Casale, anche noi riusciamo a ritagliarci dieci giorni complice il ponte di inizio novembre… e, in ordine sparso, atterriamo ad Atene, noleggiamo le auto (molto più economiche che in Italia) e partiamo alla volta di Leonidio, nel Peloponneso. Sono poco più di tre ore di viaggio ma, abbandonata l’autostrada, ci sembra di non arrivare mai: seguendo la strada panoramica ora sul mare ora poco più all’interno, una serie infinita di curve ci portano zigzagando a destinazione.
"Un soggiorno a Leonidio è la garanzia di una parentesi ben riuscita: la valle è sublime e circondata da tante falesie di tutti i livelli, dai colori magici" (Pascale ed Eric, ndr. libera traduzione dal francese). E proprio i colori già vividi, accesi dal sole, amplificano le nostre emozioni, i paesaggi naturali, le rocce, il villaggio e le calette che si susseguono sul mare creano contrasti cromatici e olfattivi: rosso fuoco, arancio, grigio e talvolta azzurro sulle canne colorano la roccia onnipresente, poi le diverse tinte di blu del cielo ed il mare, spesso liscio come l’olio e infine il verde di piante aromatiche, olivi, lecci ed eucalipti, qualche macchia di erica rosa e piracanta arancio.
"Le tante vie consentono l'arrampicata sportiva ma anche multipitch, con attrezzatura adeguata. Lo spirito dell'arrampicata è molto presente, incontriamo climber da tutto il mondo sempre pronti a discutere davanti a un buon piatto, una birra o un caffè, sulle méthode di una via, sulla qualità di un settore" (Pascale ed Eric).
King of Thrones è la prima falesia che visitiamo, poi Mars, Elona, Càpsala, Olympos, Sabatòn, H.A.D.A, Frankenstein e Jupiter, quest’ultima molto consigliabile - nonostante la maggior frequentazione - per i suoi tiri bellissimi, lunghi, un po’ sostenuti su roccia rosso fuoco, all’ombra tutta la giornata. Nell’elenco delle falesie che Caroline ha raccomandato a Lez – che richiedono buona padronanza del grado 7 - ci sono ancora Nifada (grotta, buchi), Limeri (strapiombo, canne), Maison des Chevres, Panorama, Twin Caves. Lo stile è il più vario, da muri crepitanti di buchi e tacche, a lunghe canne che si intrecciano, a foreste di stalattiti. La segnaletica per le falesie è geograficamente accurata e consiste di eleganti frecce in legno con il nome del settore in bianco.
Non dimentichiamo il mare, che in questa stagione un po’ eccezionale ci consente lunghi bagni nelle miriadi di calette e spiagge a pochi minuti di auto dal centro di Leonidio, con bar o taverna con cucina direttamente a bordo mare. Ci sentiamo di consigliare uno per tutti il ristorante Myrtoon, piatti molto particolari e ottimo rapporto prezzo-qualità e le tante bakery (panetterie e pasticcerie) del villaggio con i loro dolci invitanti. E ancora per il dopocena scopriamo il Rakomelo, bevanda alcolica ottenuta miscelando Rakì con miele e diverse spezie, tra cui cannella e chiodi di garofano, dai "casalesi" soprannominato "la medicina" per le sue proprietà digestive e per questo assunto in abbondanza.
"La cittadina è rimasta autentica e ha saputo adattarsi agli scalatori mantenendo un'anima profondamente greca" (Pascale ed Eric). Grandi pareti a Nord dell'abitato nascondo settori sparsi ovunque e dal centro del paese si diramano le 4 direttive per l’arrampicata: a Sud verso Kyparissi, a Ovest nella valle verso il monastero di Elona, a Nord-Ovest sull’altopiano che domina il villaggio e ancora a Nord lungo la costa, verso Atene.
E tutti i giorni della vacanza, già dalla mattina, proviamo quella sorta di eccitazione di chi pregusta la scoperta di nuovi luoghi e segni sulla roccia, e ancora emozioni forti, la discesa verso le falesie ed il mare in un verde cangiante, l’arrampicata con la sua gente così diversa che accomuna diverse generazioni.
I saggi Bretoni (Pascale ed Eric) concludono: "Il nostro secondo viaggio a Leonidio è un successo e non vediamo l'ora di tornare, sperando di incontrare lì i nostri cari amici italiani."
Dal 3 al 6 novembre 2022 si è svolta la quarta edizione del Leonidio Climbing Festival, con tanto di lezioni gratuite per principianti, maratona di arrampicata e Zlagboard contest, e poi yoga, filmati, musica dal vivo e tanto altro.
Hanno partecipato all’articolo e alla documentazione fotografica e protagonisti del viaggio: Emanuele "Lele" Caronis, Eric Schoendorff, Laura Manzini, Lorenzo "Lez" Doria, Marco dell’Omo, Nicola Noè, Nicoletta Costi e Pascale Valy Schoendorff.
Leonidio dista 172 km da Atene e 231 km dall’aeroporto internazionale di Atene-Eleftherios Venizelos.
PILLOLE DA LEONIDIO
Pasta all’Amatriciana
A Leonidio voglio fare Pasta all’Amatriciana. Mi sono allenata, ho studiato sulla carta i passaggi, so quello che mi manca. Non sarà un "a vista" ma un bel flash. Spaghetti? Li trovo! Passata? Pure. Vino bianco? Facile. Guanciale? Ahia. Marco mi rimedia della pancetta fresca dal macellaio ma non va bene. Lele mi porta del bacon affumicato… ci provo, primo tentativo … niente! Blocca e cala! Immangiabile. Vabbè vada per Pasta alla Norma … facile ma la porto a casa! (Laura Manzini)
Comunicato
In seguito alla mia recente visita nell'Arcadia, il municipio di Leonidio ha diramato il seguente comunicato: ATTENZIONE: Se siete nati prima del 1960, soffrite di artrosi del ginocchio, ernia del disco, tendinite della spalla, reflusso gastrico, insonnia, micosi dell'unghia, rinite allergica, sinusite cronica; se vi identificate nel protagonista del libro "Tre uomini in barca", che era convinto di avere tutte le malattie conosciute tranne il ginocchio della lavandaia; se siete quindi un vecchio arnese che con la sua presenza abbassa il livello del nostro turismo arrampicatorio: EVITATE di frequentare le falesie che non vi competono; ASTENETEVI dall'intralciare l'attività degli arrampicatori degni di questo nome; PRESERVATE le vostre articolazioni da traumi ulteriori; e, piuttosto, DEDICATEVI ad attività più confacenti al vostro stato fisico e mentale, come l'elioterapia, i bagni nelle acque dell'Egeo, l'alimentazione a base di melanzane locali, la lettura di opere letterarie che vi schiariscono le idee, come l'intramontabile autobiografia di Bruce Chatwin "Che ci faccio io qui?" ; e se proprio insistete nei vostri progetti RECATEVI preventivamente presso il monastero di Elona, posto ai piedi dell'omonima falesia, dove i monaci che lo abitano saranno lieti di concedervi la loro santa benedizione e, su richiesta, il sacramento dell'estrema unzione. (Marco dell’Omo, ndr. giornalista e scrittore, consigliata la lettura de "La banda Gordon", Nutrimenti ed.).
Leonidio: un'altra Grecia
Con piacevole sorpresa osservo che la zona di Leonidio è molto diversa dalla Grecia che conoscevo, in particolare rispetto all'isola di Kalymnos, in cui ho vissuto quasi 2 anni. Tutto è pulito, ordinato, curato, i rifiuti sono raccolti correttamente, i cani randagi sono ospitati in un canile pubblico, il traffico di macchine e motorini non è caotico, in generale il senso civico ed il buon gusto della popolazione è nettamente superiore. Al di là di questo, Leonidio, come Kalymnos, Ulassai ed altri casi, è l'ennesimo esempio di come l'arrampicata outdoor possa migliorare radicalmente l'intera economia di un territorio. La fortuna di disporre di un'enorme quantità di roccia e stupende falesie non lontano dal mare, infatti, se ben promossa e gestita dalle amministrazioni locali in sinergia con i privati, è in grado di garantire un forte impatto economico, l'estensione della stagione turistica, un notevole sviluppo di servizi ricettivi e del relativo indotto, anche occupazionale, derivante dall'afflusso di un nuovo genere di turista e fruitore del territorio. A Leonidio, oggettivamente, sono stati in grado di cogliere questa opportunità e di generare valore, cavalcando la forte crescita della disciplina Arrampicata Sportiva in tutto il mondo. Complimenti! Una destinazione da non perdere! (Lorenzo "Lez" Doria)
ARRAMPICATA A LEONIDIO - GUIDE E SETTORI
Esistono due guide di Leonidio, quella prodotta dalla cooperativa Panjika con più di 2500 vie di arrampicata giunta alla terza edizione (Leonidio kyparissi climbing guidebook edizione 2021/22) e quella prodotta da Aris Theodoropoulos e sua moglie Katie Roussos (Leonidio & Kyparissi revised 2021), già noti per aver realizzato molte edizioni della guida di Kalymnos e la guida delle migliori falesie della Grecia. La pubblicazione della nuova guida di Leonidio da parte di Aris, con il supporto dell’Amministrazione locale, ha creato un po’ di dissapori tra lui e la Cooperativa, i cui membri sono residenti a Leonidio da qualche anno, anche se, a tutti gli effetti non possono considerarsi nativi della zona essendo tutti stranieri. Conosco molto bene sia Aris e Katie, che invece sono greci, per quanto la nazionalità dell’autore possa influire nella scelta di una guida, così come conosco alcuni membri di Panjika che precedentemente vivevano a Kalymnos nel periodo in cui anch’io risiedevo nell’isola. Penso che siano tutte ottime persone, con molta energia, entusiasmo e buona volontà. Entrambi hanno dato un sostanziale contributo allo sviluppo dell’Arrampicata Sportiva nel Paese. Detto ciò, capisco il risentimento per l’ingresso di un nuovo "competitor" in quel piccolo mercato, ma al tempo stesso rilevo che al giorno d’oggi non esiste settore economico che possa pretendere o considerarsi esente da concorrenza. La competizione è un fenomeno che va accettato e considerato come stimolo per migliorare la qualità del proprio prodotto e renderlo attraente anche dal punto di vista economico. Le situazioni di esclusiva o monopolio non hanno mai, a lungo termine, portato benefici ai fruitori di un servizio - questo è un principio base dell’economia, così come è apprezzata dal climber-consumatore, la libertà di scelta fra più opzioni disponibili unita ad una sana competizione sul prezzo. Tuttavia, in situazioni come quella di Leonidio (o in casi simili che esistono nel nostro paese) occorre capire qual è il reale valore che la nostra scelta può portare al territorio ed al suo sviluppo sotto il profilo dell’arrampicata. La Cooperativa Panjika dichiara di destinare una gran parte degli introiti derivanti dalla vendita della guida alla manutenzione delle vie e all’apertura di nuovi settori, affermando di destinare, rispetto ad Aris & C. una maggiore quantità di risorse economiche e di tempo allo sviluppo delle falesie. Non ho dati precisi in merito, posso però dire che Aris è un ottimo professionista con una grande esperienza nella documentazione di siti di arrampicata e produzione di guide. Oggettivamente la sua guida è fatta benissimo e raggiunge standard qualitativi di elevato livello internazionale, offrendo anche una versione digitale in collaborazione con Vertical-Life. Per il nostro viaggio, essendo un gruppo abbastanza numeroso, abbiamo acquistato entrambe le guide, scelta utile anche per effettuare confronti sui gradi, rilevando che Aris spesso li assegna in modo più generoso. Tuttavia, per me che sono un purista dell’onsight, leggere nella descrizione di molte vie nella guida di Aris, in quale sezione si troverà il passo chiave oppure lo stile delle varie sezioni della via è qualcosa di impensabile, che rovina completamente la possibilità di salire la via realmente a vista, ovvero senza disporre di nessuna informazione in merito. Equivale a leggere prima di affrontare la linea, le descrizioni di certi siti online, che spiegano per filo e per segno come è fatta la via, anziché limitarsi a documentarne la bellezza o a fornire informazioni tecniche sulla sicurezza, lunghezza, numero di rinvii. Leggere la relazione è qualcosa di necessario prima di affrontare una via in montagna, ma lo Sport Climbing è un’altra storia con i suoi diversi principi etici. Per cui, sappiatelo, se avete la guida di Aris, l’onsight non ve la do buona ;-). Questo è principalmente il motivo per cui personalmente ho utilizzato la guida di Panjika, anche a costo di attribuirmi gradi più severi, ma in fin dei conti, più solidi nel tempo. So benissimo però che ognuno può legittimamente interpretare l’Arrampicata Sportiva come meglio crede, a maggior ragione in vacanza, dimenticandosi di performances, regole e regolette, godersi la natura, gli aspetti ludico-sociali, insomma, fare il turista.
Venendo ai suggerimenti degli amici local, ideali per un arrampicatore nel range 7, i migliori settori sono:
Elona - Muro impressionante, strapiombante a lunghissime canne, gradazione stretta e vie nella parte alta del range 7 con molte vie anche di grado 8. Un bellissimo settore duro, che non deluderà chi ha il livello per poterselo permettere.
Jupiter - Un muro letteralmente mostruoso, moltissime linee incredibili di 40/60 metri (attenzione alle manovre in discesa) paradiso per il grado 7
Mars - Quanto di più simile si possa immaginare a Kalymnos ed alle sue caratteristiche canne giganti, roccia bellissima, vie lunghe e varie che presentano anche lunghe sezioni su tasche, rendendo l’arrampicata varia e richiedendo la padronanza di diversi stili. Range 6 (alto) e 7
Olympos - A prima vista un settore mediocre, invece le vie sono molto belle da scalare, atletiche, su canne e buchi su roccia rossa di buona qualità ma che inizia a dare segni di usura. Range 7
Sabaton - Una lunga falesia vista mare, tutto il giorno all’ombra, con molte vie di 5 e 6, ma non mancano alcuni 7 piuttosto interessanti. Arrampicata tecnica su tacche e buchetti. Piuttosto affollata non solo perché è bella ma perché l’avvicinamento è nullo.
H.A.D.A. - Bellissimo balcone incastonato a metà parete all’interno di un selvaggio canyon, settore molto esposto con base off-limits per bambini e cani, si raggiunge tramite ferrata e fisse e la base richiede costante attenzione. Le vie sono belle, per questo molte sono particolarmente consumate. Richiede livello 7 solido.
È evidente che la zona richiede diversi viaggi per essere adeguatamente esplorata, ma già da un primo assaggio è chiaro che Leonidio è una delle migliori destinazioni d’Europa per le mezze stagioni e l’inverno. Con il caldo invece, a detta di tutti è impraticabile.
(Lorenzo "Lez" Doria, responsabile nazionale settore Arrampicata Sportiva CSEN)