Arrampicata sportiva a Leonidio, nuova via di più tiri in Grecia

Simone vide questa parete in una giornata piovosa di un suo precedente viaggio, in sostanza sapevamo poco o nulla, ma quando ci portò lì sotto ci fu una piacevole sorpresa: non troppo alta ma caratterizzata da grossi strapiombi nei quali sembravano esserci punti deboli formati da canne e buchi su cui passare!! Insomma si prospettava una figata!

Siamo in viaggio lampo in terra greca, Luca, Simone ed io, con lo scopo di aprire una via... sono fortunato, prima esperienza di apertura con due cavalli di questo tipo!
Il primo giorno ci portiamo sotto e cerchiamo una bella linea, scopriamo che è già presente una via e un primo tiro attrezzato, vaghiamo un po’ per cercare qualcosa, alla fine Simone parte su questo tiro attrezzato diciamo allegro su una roccia discutibile e tra un porco e l’altro si ritrova in sosta. Sopra di lui un grosso strapiombo, sì la nostra linea partirà da qua!

Simone e Luca aprono un bel tiro difficile in forte strapiombo, le belle canne viste dal basso si rivelano non così solide, la roccia va pulita molto ma dopo questo duro lavoretto (come dice il Pedeferri) siamo certi che ci divertiremo o, nel mio caso, che proveremo a scalarla!

La sanno lunga i soci, in questi giorni cerco di imparare il più possibile sulle malizie di un’apertura, mi sembra di essere tornato “garzone” nella bottega di falegnameria a cercare di “rubare il mestiere”. E' troppo bello, e loro due sono stati due grandi maestri.

Ho il battesimo della risalita sulle jumar completamente nel vuoto, che dopo un po’ destabilizza il mio piombo, ma anche quello dell’apertura, eccitante (forse un po’ meno quando ti affidi ai cliff per fermarti e forare su buchetti che vedi frantumarsi davanti al tuo naso!). Comunque abbastanza velocemente prende vita, dentro questo anfiteatro di roccia, la nostra via che ci piace sempre di più!

La vita al di fuori della parete la passiamo a mangiare zucca, frutta secca e una gran quantità di mandarini e arance di cui ci hanno fornito. Mi trovo davvero bene con i mie compagni, li conoscevo sì, ma non così a fondo. È stato bello vivere questa cosa con loro, è fondamentale per me scalare e vivere delle avventure con persone con le quali ti trovi al 100%, altrimenti non è lo stesso! Anche se il CD trovato in casa e fattoci ascoltare dal Pedeferri per circa 25 volte in sette giorni è stato un po’ estremo… Va beh è stata la nostra colonna sonora.

Tornando alla via, in pochi giorni riusciamo a finirla, pulirla e liberarla, con varie storie tipo spit che escono, prese che si sbriciolano, gente che rimane in una nicchia di sosta senza corda e tentativi di salire i tiri. Ne è uscita una via su “strapiobanza” molto elegante, con alcuni tiri veramente super! L’abbiamo chiamata Fuori di Zucca per via della passione che abbiamo preso nel mangiarla.

Colgo l’occasione per ringraziare tutto il Gruppo Ragni per avermi dato l’opportunità di entrare a far parte del loro gruppo giusto pochi giorni prima dalla partenza.

Un grande grazie a Luca e Simone.

di Dimitri Anghileri


03/10/2014 - Leonidio e la falesia Hot Rock in Grecia
Situato nel Peloponneso, a soli 3,5 ore a sud di Atene, Leonidio è il nuovo posto in voga tra i climbers con più di 20 falesie e 300 monotiri e vie di più tiri fino a 250m di altezza, dal 5a al 9a. La presentazione di Aris Theodoropoulos di una delle migliori falesie in Europa per l'arrampicata invernale.