Matic Obid, un'estate tra le vie della Slovenia e la Croazia
Il climber sloveno Matic Obid ha ripetuto una serie di vie partendo dalla parete del Site nelle Alpi Giulie slovene a Paklenica in Croazia, passando per il Monte Bianco e anche il suo primo 8c nella falesia di Sezana in Slovenia.
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Smer Norckov, Site, Alpi Giulie, Slovenia
archivio Matic Obid
Bella salita del giovane sloveno Matic Obid, 22 anni, componente dell’alpine Team Wild Climb sulla parete della Site nelle Alpi Giulie slovene, in Val Planica.
La Val Planica è poco conosciuta, così come le altre montagne delle Giulie slovene al di fuori dei confini sloveni, ma offre pareti alte e selvagge su bel calcare grigio su cui si sono sviluppati nel tempo itinerari severi e importanti. Su queste montagne sono passati Emilio Comici e Angelo Dibona, la mitica Mira Marta Debelakova e poi tutti i nomi importanti dell’alpinismo sloveno.
Matic ai primi di luglio di quest’anno ha ripetuto la via Smer Norckov, aperta dalla fortissima cordata composta da Silvo Karo e Janez Jeglic nel 1983. La via allora gradata VI+ A3 è stato ora quotata con difficoltà fino all’ 8a, questa salita di Matic in libera e a vista su chiodatura tradizionale.
Dopo le salite di questa primavera a Paklenica su vie a spit come Agricantus e Cupido entrambe di 8a e la ripetizione sul paretone di Osp di Vrazji Robert 8b con chiodatura tradizionale, e prima di recarsi al Monte Bianco dove ha salito fra le altre Les Intouchables 7c+ trad sul Trident du Tacul, Matic ha coronato l'inizio di quest'estate con la salita della bella via in val Planica sulle montagne di casa, portando in montagna e senza spit il livello raggiunto quest’anno in falesia dove ha salito diverse linee di 8a e 8b sia a Osp sia in Sardegna fra cui meritano una menzione Mr Big Hand e Kaj ti je deklica nella falesia di Misja Pec 8b+.
Di pochi giorni fa inoltre è la sua salita di "La via di mezzo" in Sezana, il suo primo 8c. Una linea che pone Matic - vincitore fra l’altro del premio di miglior giovane alpinista sloveno 2010 - come uno dei più promettenti e attivi alpinisti ed arrampicatori del suo paese.
Tornando alle Giulie Slovene si spera che questa notizia possa stimolare l’interesse di un crescente numero di alpinisti italiani verso queste belle e molto impegnative montagne, facilmente raggiungibili e a torto trascurate.
Wild Climb Alpine Team
Massimo Esposito
La Val Planica è poco conosciuta, così come le altre montagne delle Giulie slovene al di fuori dei confini sloveni, ma offre pareti alte e selvagge su bel calcare grigio su cui si sono sviluppati nel tempo itinerari severi e importanti. Su queste montagne sono passati Emilio Comici e Angelo Dibona, la mitica Mira Marta Debelakova e poi tutti i nomi importanti dell’alpinismo sloveno.
Matic ai primi di luglio di quest’anno ha ripetuto la via Smer Norckov, aperta dalla fortissima cordata composta da Silvo Karo e Janez Jeglic nel 1983. La via allora gradata VI+ A3 è stato ora quotata con difficoltà fino all’ 8a, questa salita di Matic in libera e a vista su chiodatura tradizionale.
Dopo le salite di questa primavera a Paklenica su vie a spit come Agricantus e Cupido entrambe di 8a e la ripetizione sul paretone di Osp di Vrazji Robert 8b con chiodatura tradizionale, e prima di recarsi al Monte Bianco dove ha salito fra le altre Les Intouchables 7c+ trad sul Trident du Tacul, Matic ha coronato l'inizio di quest'estate con la salita della bella via in val Planica sulle montagne di casa, portando in montagna e senza spit il livello raggiunto quest’anno in falesia dove ha salito diverse linee di 8a e 8b sia a Osp sia in Sardegna fra cui meritano una menzione Mr Big Hand e Kaj ti je deklica nella falesia di Misja Pec 8b+.
Di pochi giorni fa inoltre è la sua salita di "La via di mezzo" in Sezana, il suo primo 8c. Una linea che pone Matic - vincitore fra l’altro del premio di miglior giovane alpinista sloveno 2010 - come uno dei più promettenti e attivi alpinisti ed arrampicatori del suo paese.
Tornando alle Giulie Slovene si spera che questa notizia possa stimolare l’interesse di un crescente numero di alpinisti italiani verso queste belle e molto impegnative montagne, facilmente raggiungibili e a torto trascurate.
Wild Climb Alpine Team
Massimo Esposito
Note:
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20 vie lunghe sul Grand Capucin, Trident du Aiguille du Midi, Pyramide du Tacul |
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