Laura Rogora ad Andonno chiude Lapsus, Cobra Reale, Noia e Noi
Schivando le gocce di pioggia, in questi giorni Laura Rogora è riuscita a giocarsi un poker di vie di rilievo nella storica falesia di Andonno: Lapsus, Cobra Reale, Noia e Noi.
La 22enne climber romana si è recata in Piemonte mercoledì scorso e ha subito provato i movimenti di Lapsus, la super via di Stefano Ghisolfi liberata nel 2015 che dopo diverse ripetizioni si è attestata a 9a+. Anche se alcune prese erano bagnate, Rogora è subito riuscita a fare tutti i singoli poi venerdì, dopo il diluvio di giovedì, ha fatto un primo tentativo ma è caduta sul traverso.
Sabato invece faceva troppo freddo quindi ha calato il primo asso salendo Noia che porta la fima di Severino Scassa. "Il primo 8c+ d'Italia, datata 1993 ma ciononostante l'ho trovata molto moderno come stile" ci ha spiegato Rogora "un gran test di resistenza, bello."
Domenica è tornato un po' di sole e su Lapsus è caduta in alto, poi martedì dopo un altro giorno di riposo è arrivata la prima femminile di questo viaggio infinito. 9a+ il grado confermato per questa connessione interminabile. Ieri era dedicato alle foto, ma tra uno scatto e l'altro si è aggiudicata Noi, l'8b+ di Andrea Gallo, e Cobra Reale, l'8c+/9a di Stefano Ghisolfi, prima di iniziare il rientro a Trento. L'unica via che non è riuscita a chiudere è l'8c+ di Calibro 38, liberata da Matteo Gambaro nel 2012. Next time.
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