A James Pearson la prima ripetizione di Shikantaza in Valle dell’Orco

Il climber britannico James Pearson si è aggiudicato la prima ripetizione di 'Shikantaza' in Valle dell’Orco. Liberata da Jacopo Larcher nel 2021, si tratta di una pericolosa via di arrampicata trad su un grosso masso alla base del Sergent.
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James Pearson si aggiudica la prima ripetizione di 'Shikantaza' in Valle dell’Orco, settembre 2024
Once Upon A Climb

Durante il Valle dell’Orco Climbing Festival il climber britannico James Pearson si è aggiudicato la prima ripetizione di Shikantaza. Liberata da Jacopo Larcher nel 2021, si tratta di una pericolosa via di arrampicata trad su un grosso masso alla base del Sergent, scoperto anni fa da Adriano Trombetta. Ecco il report di Pearson.

SHIKANTAZA IN VALLE DELL'ORCO di James Pearson
Ricordo di aver visto la notizia di Jacopo quando aveva liberato questa via e di aver parlato con lui dopo la salita. Quando siamo andati in valle dell'Orco all'inizio di quest'anno avevo in mente di andare a provarla, ma siccome avevamo poco tempo e mi sono concentrato si 29 Dots, non sono riuscito a provarla. Tuttavia, Shikantaza era una degli obiettivi che mi ero prefissato per la prossima volta qui.

Ovviamente, venire in Orco per il festival quest'autunno è stata l'occasione perfetta. È stato un fine settimana impegnativo, tra stare dietro ai bambini e le presentazioni ed i workshop per gli sponsor, ma poiché la via è così breve e si raggiunge molto velocemente a piedi dalla macchina, sembrava un obiettivo realistico. Infatti, la via è super accessibile, facile da mettere una corda dall'alto e da lavorare da solo. Dato che era così affollato questo fine settimana, trovare un compagno di cordata non sarebbe stato un problema.

Sono arrivato in valle molto tardi giovedì sera e già venerdì mattina ero riuscito a provare la via, per capire i movimenti e valutare le protezioni. Sono riuscito a collegare i movimenti e a farlo relativamente in fretta con una corda dall'alto. Nonostante ciò, ero ancora un po' titubante nel provarla dal basso, perché una caduta avrebbe potuto avere conseguenze piuttosto spiacevoli. Sembra molto simile ad una salita hard Grit, dove le vie sono davvero molto brevi e solitamente c'è soltanto una piccola sezione che è particolarmente pericolosa. Tuttavia, in un battibaleno puoi fare un movimento di troppo e passare dal sentirti molto sicuro a realizzare improvvisamente che se fai un errore, cadrai a terra.

Sono tornato più tardi nel weekend, con il mio amico Talo Martin, l'ho provato ancora una volta in toprope, poi ho deciso di provarci dal basso. Le protezioni sono perlopiù piccoli "micro Friends" in una lama abbastanza buona ma che suona vuota, che penso reggerebbe una caduta. Sfortunatamente, quelle protezioni sono un po' troppo basse per proteggere il passo chiave, quindi è anche possibile piazzare uno sky-hook su una lama arrotondata un po' più in alto. Questa probabilmente non reggerebbe la caduta, ma l'ho piazzata comunque, non si sa mai!

Apprezzo molto il fatto che questa via non sia stata spittata (anche se sarebbe stato del tutto accettabile farlo) e che Adriano Trombetta e Jacopo Larcher abbiano avuto la visione di salirla come via trad. È bello vedere un po' di spirito "British" trad arrivare anche in altri posti in giro per il mondo!




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