Il Campionato Italiano Lead e Speed di Torino presentato da Marzio Nardi
Sabato 18 dicembre al PalaBraccini di Torino si disputerà il Campionato Italiano di arrampicata Lead e Speed organizzato dal centro Arrampicata Torino. La presentazioni di Marzio Nardi, tra ricordi e presente.
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Sabato 18 dicembre al PalaBraccini di Torino si disputerà il Campionato Italiano di arrampicata Lead e Speed organizzato dal centro Arrampicata Torino
Planetmountain.com
Forse non tutti lo sanno, ma sono passati 25 anni dal primo campionato italiano di arrampicata sportiva. Tanti quanti ne conta il movimento dell'arrampicata agonistica mondiale che (molti spesso se lo scordano) è nato proprio in Italia per la scommessa di un gruppetto di visionari, tra cui non si possono scordare Emanuele Cassarà, Andrea Mellano ma anche (tra i climber) Marco Bernardi. Da allora, da quel 1985 che vide l'inizio di tutto con il primo SportRoccia di Bardonecchia, molte cose sono cambiate. Basti pensare che s'iniziò sulla roccia. E che ancora su roccia si continuò l'anno dopo, nel 2° SportRoccia, che si disputò in due manche tra Bardonecchia ed Arco. Per chi non lo sapesse diciamo che quelli furono anni speciali, di rodaggio e di grande sperimentazione. Ma soprattutto furono dei veri e propri eventi internazionali in cui scesero in campo molti grandi climber. Insomma, non erano dei veri e propri Campionati del mondo ma ciò che è sicuro è che tutto cominciò da lì. Non a caso a vincere il primo SportRoccia furono Catherine Destivelle e Stefan Glowacz, mentre l'albo d'oro della FASI riporta che Luisa Iovane (2a in classifica generale) e Roberto Bassi (7°) furono i primi Campioni italiani. Un titolo che Bassi bissò l'anno dopo e che vide tra le donne la vittoria di Rosanna Manfrini. Mentre la classifica delle due tappe della gara principale fu vinta da Patrick Edlinger e, ancora, da Catherine Destivelle. Poi - mentre a Bardonecchia si disputò l'ultimo SportRoccia e ad Arco prese il via il Rock Master con la sua prima e ultima edizione sulla roccia - i Campionati italiani si spostarono al chiuso (alias indoor) e sulla “plastica”. Correva l'anno 1987 e nel mitico Palavela di Torino il titolo italiano fu vinto dalla “solita” Luisa Iovane e da un giovanissimo Marzio Nardi, che ancora non sapeva nulla del futuro. Non sapeva quello che l'arrampicata agonistica sarebbe diventata. Come non si immaginava che, dopo 23 anni, sarebbe stato nel team tecnico del 25° Campionato italiano organizzato al PalaBraccini, l'erede del PalaVela, dalla SSD Centro Arrampicata Torino...
SENZA CONTORNO. GRAZIE di Marzio Nardi
Ogni volta che ci passo sotto, mi vien da ridere. Davide e Golia è una fessura strapiombante. Sette, forse 8 metri a Monte Cucco. La domenica prima la salii con un infinità di resting nonostante con l’arrampicata qualche cosa di buono avessi già combinato. D'altronde l’inverno per un 18enne scalatore dell’epoca era così: poca arrampicata, la domenica quando faceva bello e quando non ti prendeva l’angoscia per l’interrogazione del lunedì.
Passò una settimana. Venerdì uscii da scuola e telefonai a Mamma:
- Ciao Mara, stasera resto a dormire da Fede (“Il Bauso”). Domani ci sono i campionati Italiani al Palavela... li faccio
- Eh?
-I campionati Italiani sì, vado lì e mi iscrivo
- Ah sì Bravo... divertiti. Telefonami (con il gettone) quando hai finito
Il giorno dopo andò bene e passai in finale e quello dopo ancora, mio padre e mia madre vennero vedere cos’era il Palavela.
Vinsi. Divenni il primo campione Italiano d’arrampicata sportiva indoor. (si chiamavano così le gare sulla plastica). All’epoca un po’ di talento, fortuna e 48 kg, sui muri verticali e di ferro del Palavela, contavano più di tanti allenamenti. La spensieratezza del perdente, di chi si presentava ad un campionato Italiano vantando 4 resting sul 6b, mi liberarono dal contorno e delle aspettative di una giovane speranza dell'arrampicata servendomi la sola pietanza.
L'arrampicata e nient'altro
Arrampicai.
Come sapevo fare.
Basta.
Sono passati più di 20 anni ed ora che questi campionati Italiani mi coinvolgono come organizzatore (assieme ad un numeroso staff), mi angosciano come l’interrogazione del lunedì. Questa volta mi occuperò del contorno che oggi, vista la macchina che attivano, è importante come la pietanza che 30 uomini e 25 donne verranno ad addentare sabato 18 dicembre.
Più di 20 anni di arrampicata mi hanno portato da una parte all’altra della barricata, questo sport mi ha fatto diventare ciò che sono sotto tutti i punti di vista. Eccovi il piatto. Mangiate la pietanza... E buttate il contorno.
Marzio Nardi
>> info e programma Campionato Italiano Lead e Speed 2010
SENZA CONTORNO. GRAZIE di Marzio Nardi
Ogni volta che ci passo sotto, mi vien da ridere. Davide e Golia è una fessura strapiombante. Sette, forse 8 metri a Monte Cucco. La domenica prima la salii con un infinità di resting nonostante con l’arrampicata qualche cosa di buono avessi già combinato. D'altronde l’inverno per un 18enne scalatore dell’epoca era così: poca arrampicata, la domenica quando faceva bello e quando non ti prendeva l’angoscia per l’interrogazione del lunedì.
Passò una settimana. Venerdì uscii da scuola e telefonai a Mamma:
- Ciao Mara, stasera resto a dormire da Fede (“Il Bauso”). Domani ci sono i campionati Italiani al Palavela... li faccio
- Eh?
-I campionati Italiani sì, vado lì e mi iscrivo
- Ah sì Bravo... divertiti. Telefonami (con il gettone) quando hai finito
Il giorno dopo andò bene e passai in finale e quello dopo ancora, mio padre e mia madre vennero vedere cos’era il Palavela.
Vinsi. Divenni il primo campione Italiano d’arrampicata sportiva indoor. (si chiamavano così le gare sulla plastica). All’epoca un po’ di talento, fortuna e 48 kg, sui muri verticali e di ferro del Palavela, contavano più di tanti allenamenti. La spensieratezza del perdente, di chi si presentava ad un campionato Italiano vantando 4 resting sul 6b, mi liberarono dal contorno e delle aspettative di una giovane speranza dell'arrampicata servendomi la sola pietanza.
L'arrampicata e nient'altro
Arrampicai.
Come sapevo fare.
Basta.
Sono passati più di 20 anni ed ora che questi campionati Italiani mi coinvolgono come organizzatore (assieme ad un numeroso staff), mi angosciano come l’interrogazione del lunedì. Questa volta mi occuperò del contorno che oggi, vista la macchina che attivano, è importante come la pietanza che 30 uomini e 25 donne verranno ad addentare sabato 18 dicembre.
Più di 20 anni di arrampicata mi hanno portato da una parte all’altra della barricata, questo sport mi ha fatto diventare ciò che sono sotto tutti i punti di vista. Eccovi il piatto. Mangiate la pietanza... E buttate il contorno.
Marzio Nardi
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Note:
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