Gola di Mikado, la bella nuova falesia di arrampicata sportiva vicino a Capo Pecora in Sardegna
Con l’attrezzatura di Mikado, finanziata grazie ad un crowdfunding lanciato a luglio di quest'anno, è terminato il progetto di chiodatura di un'area sportiva nei dintorni di Capo Pecora, tuttavia lontano dalla famosa area trad che ha reso celebre questo luogo tra gli scalatori.
Dopo la chiodatura di Andromeda (vedi anche l'articolo nella sezione topos di pietradiluna.com), a questa bella paretina, che ha riscosso grande successo durante la stagione estiva, si è aggiunta la Gola di Mikado. Si tratta di una fenditura a cui si accede tramite uno stretto camino alto solo una decina di metri. Questo accesso è stato sistemato grazie al cortese intervento di Bruno Fonnesu.
La fenditura presenta due pareti, quella di sinistra (ovest) appoggiata e caratterizzata da una serie di sorprendenti fessure a raggiera (che ha dato il nome al settore). Le vie sono prevalentemente di bassa difficoltà, piacevoli e lunghe. Ideali per i principianti.
La parete opposta (est), invece, ha uno stile più tipicamente granitico, caratterizzato da fessure e strapiombi. La scalata è fisica e di movimento, anche se non mancano le vie facili. Ci sono tuttavia anche due progetti molto difficili. Su qualche via di questa parete qualcuno si potrebbe domandare come mai ci siano gli spit, dato che ci sono fessure: ebbene, come ho spiegato in passato, si tratta di un’area sportiva e, come tutte le falesie sportive, anche le vie proteggibili sono spittate! Se la cosa non riuscite ad accettarla, potete farle utilizzando i friend in greenpoint, abbiate pazienza! Ma la cosa migliore è che andiate a scoprire la vicina area trad di Capo Pecora, con oltre 150 vie rigorosamente trad!
Dalla base di Mikado si può scendere agevolmente (I grado) al mare e fare il bagno (nella stagione estiva), il luogo è incredibilmente bello e suggestivo.
La chiodatura della falesia si deve a Maurizio Oviglia, Antonio Iaria e Tatjana Goex. Il periodo ideale è inverno e mezze stagioni, ma anche in estate si può scalare seguendo l’ombra (mattina settore ovest, pomeriggio settore est). La migliore aderenza si ha quando il sole ha asciugato la roccia e la parete va in ombra, oppure al sole in inverno. L’attrezzatura utilizzata (tasselli e placchette) è acciaio 316L Petzl, mentre le soste sono marca Lappas con i nuovi anelli senza saldature. L’accesso come detto è in 10 minuti dal parcheggio. Dato il passaggio della scaletta la falesia non è adatta ai bambini ed è difficoltoso scendere con cani.
Attenzione: indossare il casco mentre si fa sicura e prestare attenzione ai blocchi che "suonano" che non vanno tirati selvaggiamente come foste in una palestra. L’arrampicata su scogliera è così, non è possibile disgaggiare tutto, dovete rassegnarvi a tirare con "gentilezza" alcune prese che non vi danno fiducia. E’ il prezzo da pagare per poter scalare su una roccia così bella.
Desidero ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. Grazie per la donazione a Koala Park, Marta Casati, Marco Delogu, Carlo Caserta, Cinzia Puggioni, Francesco Maggi, Cesare Arienti, Michele Bonan, Giulia Mari, Davide Borin, Anna Sara Milia, Selene Gaviano, Stefano Boi, Filippa Schnabel, Silvia Piselli, Roberto Valdo Cortese, Francesco Pittau, Elisa Recchia, Giovanni Vito Di stefano, Stefano Bulgarelli, Maria Chiara Garaldi, Agnese Pernice, Carlo Barberis, Marco Brigonzi, Lorenzo Bottazzi Massone, Samuele Malavasi, Andrea Pisciali, Cristian Pilo, Enzrico Bedino, Augusto rebonato, Norberto Cefaratti, Stefano Peddis, Stefano Tagarelli, Davide Anardu, Patrick Raspo, Tommaso Frigo, Matthias Abele, Andreina Mandelli, Francesco Fiorentino, Alessandro Vallicelli, Marco Michele Lotta, Pasquale Russo, Alessandro Bucciarelli, Elena Curioni, Andrea Alea, e tutti gli altri donatori che hanno voluto rimanere anonimi o hanno contribuito diversamente.
di Maurizio Oviglia