Giulia Medici sale Il Signore degli Anelli a Ceriola
La 20enne climber di Reggio Emilia Giulia Medici, sorella minore di Francesca Medici e solitamente presente nelle news per le sue performance in gara, è riuscita a salire il suo boulder più difficile, Il signore degli Anelli. Si tratta del più classico blocco di 8A sull’arenaria di Ceriola, sul quale nel 2008 Michele Caminati aveva aggiunto la partenza da seduto. Ecco il racconto di Giulia che, come si vede nel video, lo ripete con una facilità impressionate.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI A CERIOLA
La prima volta che provai Il signore degli anelli fu nel 2015, un sabato dopo scuola se non ricordo male. L'avevo trovato indubbiamente duro ma da lì è nato il mio sogno di volerlo chiudere e magari di riuscire a fare la prima salita femminile. Purtroppo però ai tempi non andavo tanto a fare boulder fuori, e quando negli ultimi 2 anni ho cominciato a fare blocchi outdoor, sono andata a studiare e a vivere a Torino. Puntualmente tutte le volte che tornavo a casa con l'idea di andare Ceriola, c'era brutto tempo, per cui non sono mai riuscita ad andare fino ad adesso.
Durante la quarantena mi sono allenata molto e non vedevo l'ora di andare a toccare un po' di roccia appena ne avremmo avuto la possibilità. Così il primo weekend dopo l'inizio della fase 2 siamo andati a Ceriola e ho iniziato a provare il blocco, inizialmente con scarsi risultati ma poi ho cominciato a muovermi sempre meglio e ho cominciato a pensare di poterlo fare, nonostante non sia la stagione adatta per questa zona boulder. La seconda volta che sono andata a provarlo mi sentivo bene, ero vicina ma non è mai stato abbastanza.
Ieri invece è stata un po' una di quelle giornate improvvisate, perché in teoria non sarei neanche dovuta andare dato che aveva piovuto sabato e l'arenaria di Ceriola è una roccia molto fragile, quando è bagnata o umida si rischia di rovinare i boulder perché si scavano e accentuano le prese.
Invece ho guardato la meteo, che era abbastanza buona, e abbiamo deciso almeno di fare un giro a vedere se la roccia fosse asciutta e scalabile, e per mia grande gioia lo era. Ho cominciato quindi a scaldarmi e a fare i primi giri, arrivavo sempre vicina ma mai abbastanza per tenere l'ultima presa buona. Però a differenza delle altre volte ieri sentivo dentro di me che ce l'avrei fatta. E così è stato!
Prima di partire per il tentativo buono ho fatto un respiro profondo, poi ho cominciato a scalare. Mi ricordo che la tacca di sinistra me la sentivo male eppure non ci ho dato peso e un attimo dopo mi sono trovata a sbandierare con le due prese buone dell'uscita in mano. Non ci credevo. Avevo appena coronato uno dei miei sogni.
È stata un'emozione indimenticabile che spero di poter provare presto su altri progetti, non appena avremo la possibilità di girare un po' di più.
Vorrei ringraziare i miei sponsor SCARPA, Rock Slave Ferrino e Hitoholds per il loro supporto e la vicinanza nonostante la difficile situazione, e in aggiunta ringrazio anche mio padre e il mio ragazzo per avermi accompagnato a provarlo e aver creduto sempre in me.