Die by the Drop, nuovo E10 di Dave MacLeod in Scozia
MacLeod ha tentato la placca, alta non molto di più di 10m, a metà ottobre dopo la sua ripetizione di Muy Caliente in Pembroke, poi ha lavorato la via con la corda dall'alto un pomeriggio, da solo, prima di ingaggiarsi il 1 Novembre dal basso.
Non tutto però è filato liscio come sperava il climber scozzese... "Naturalmente” racconta lo stesso MacLeod “l'inevitabile è accaduto e tutto è andato storto durante il passaggio chiave. Sono riuscito a tenere la presa con il pollice, ma nello stesso momento l'alluce sembrava sgommare da una piccolissima ruga e in quel momento il mio corpo ha iniziato ad inarcarsi all'indietro. In quell'attimo mi aspettavo di cadere. Ed ero anche pienamente coscio del fatto di essere in una situazione dalla quale non potevo ritornare. Così l'istinto di sopravvivenza ha preso il sopravvento. Così ho chiuso la tacca fino al ginocchio con quella forza che vien fuori soltanto quando rischi una lunga caduta sprotetta. Questo è stato sufficiente per sfuggire all'imminente caduta. Poi ho continuato verso l'alto, tremando come la gelatina, fino in cima.
Die by the Drop è una delle vie più dure aperte da MacLeod, dopo Rhapsody a Dumbarton Rock, To Hell and Back a Hell's Lum nei Cairngorms ed Echo Wall sul Ben Nevis. L'inverno è ormai alle porte nelle Highlands... vedremo se arriverà dell'altro.
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