Dave MacLeod domina la sua Mind Riot, difficile nuova via d'arrampicata trad in Scozia
11 anni dopo la prima salita di Echo Wall sul Ben Nevis, una delle vie di arrampicata trad più difficili della Gran Bretagna e ancora oggi irripetuta, Dave MacLeod ha nuovamente chiuso un altro difficile progetto trad in Scozia, questa volta nella falesia di Binnein Shuas.
Prima della libera, MacLeod era riuscito a salire la via due volte senza cadere con la corda dall’alto, ma le difficoltà tecniche della via e la possibilità di cadere direttamente sulla placca sottostante hanno reso questa salita una delle sue imprese più pericolose degli ultimi anni.
Nonostante le condizioni tutt'altro che ideali MacLeod ha provato il tiro ma, inaspettatamente, è caduto all’inizio della sequenza chiave. Non si è fatto male ma subito dopo è arrivata la pioggia e la via si è bagnata. Poi però è arrivata una schiarita e i forti venti hanno rapidamente asciugato le prese sufficientemente. MacLeod si è nuovamente preparato psicologicamente - a dire il vero la decisione di tentare la via era già stata presa ed annunciata qualche giorno prima - e questa volta tutto è filato liscio, sia sul passaggio chiave sia sul tetto finale, già di per sé un bel 8a+ abbastanza ben protetto.
La via si chiama Mind Riot, rivoluzione o, forse meglio, ancora chaos mentale. Dopo la salita MacLeod ha dichiarato: "Nel complesso, direi che la via è difficile quasi quanto il mio massimo nell’arrampicata trad. Risale a molto tempo fa, ma probabilmente solo Echo Wall è più difficile, dal momento che è più pericolosa con protezioni più scarse. In un certo senso, questa via è più simile a Rhapsody, entrambe all’incirca di 8c con la corda dall’alto. Ma su Mind Riot si rischia di cadere a terra da un paio di movimenti alla fine del passaggio chiave, ed è situata in montagna invece che in una falesia facilmente accessibile dalla strada."
Link: www.davemacleod.com, La Sportiva, Black Diamond