Daniel Jung si aggiudica la prima ripetizione di Recovery drink, la difficile fessura di Favresse in Norvegia
Dopo cinque anni il climber tedesco Daniel Jung ha completato il suo progetto di ripetere Recovery drink, la strapiombante e difficilissima fessura di granito sulla parete Profilveggen a Jøssingfjord in Norvegia.
La via era stata liberata nel maggio del 2013 dal belga Nicolas Favresse durante la sua seconda visita al fiordo, dopo aver scovato la linea l'anno precedente insieme a suo fratello Olivier, a Bernardo Gimenez e a Jung. Favresse aveva investito cinque settimane di sforzi prima della libera e sebbene non le avesse attribuito un grado, l’aveva descritta come la fessura più difficile che avesse mai salito. Con veloci salite di vie analoghe come Cobra Crack e Greenspit, la linea di 35 metri è immediatamente diventata nota come una delle più difficili vie in fessura al mondo.
Nonostante Jung abbia iniziato ad arrampicare su vie da proteggere, è meglio conosciuto per le sue difficili vie sportive - leggi le ripetizioni di Corona 9a+ in Frankenjura e La Rambla 9a+ a Siurana. La fessura senza spit di Recovery drink era comunque rimasta impressa nella mente di Jung, tanto che nel 2015 e nel 2017 si era recato in Norvegia per provarla. Sebbene questi viaggi siano stati istruttivi, alla fine Jung è sempre dovuto tornare a casa senza la rotpunkt.
Con rinnovata motivazione Jung è ritornato quest’anno e ha provato la via insieme a due altri specialisti del "crack climbing", i britannici Pete Whittaker e Tom Randall che a loro volta avevano fatto diversi viaggi in Norvegia appositamente per questa fessura. Durante i loro tentativi si sono rotte delle piccole prese, rendendo la parte in alto ancora più difficile. Piazzando tutti i friends e nuts, il 5 agosto Jung è finalmente riuscito a tenere l’incastro "straziante" posto proprio alla fine della via aggiudicarsi l’ambita prima ripetizione di questo "capolavoro di arrampicata trad!"