Anna Torretta e gli incontri su Zodiac
Anna Torretta su Zodiac realizza, in 6 giorni e 5 bivacchi, la sua prima via in solitaria e la sua prima in artificiale, e incrocia gli Huber impegnati, ad altra velocità, nella prima libera della via.
![]() Zodiac è stata la mia prima via in solitaria e la mia prima via in artificiale. Così Anna Torretta presenta la sua ultima ripetizione su El Capitan, nella Yosemite Valley. Un apprendistato che le ha richiesto 6 giorni e 5 bivacchi in parete, e che a noi è sembrato proprio un bel viaggio. E come tutti i grandi viaggi (e le prime volte) è stata unesperienza assolutamente personale ed intensa, con ritmi, scoperte ed incontri irripetibili. Sì, perché per i pochi che ancora non lo sapessero - la cosa curiosa è che, come nei deserti di sabbia, anche nei mari verticali di pietra si fanno degli incontri, e sono incontri quasi sempre particolari. Anna, ad esempio, ha incrociato nientemeno che i fratelli Huber, impegnati nella prima salita in libera proprio di Zodiac. Come sapete Alexander e Thomas sono riusciti nel loro intento, come Anna del resto nel suo. Ci sembrava bello farvi sapere di questincontro in parete, un incrocio di velocità e di stili diversi, entrambi di grandissima soddisfazione per i protagonisti. E poi, con le parole di Anna, abbiamo la possibilità di raccontarvi un piccolo attimo della salita degli Huber, quasi un dietro le quinte di quanto cè, anche di simpatico e fuori copione, in una grande prima... El Capitan, Zodiac Una gag in parete di Anna Torretta Scendo in doppia verso i fratelli tedeschi che sono fermi sullunica piazzola della via e si riposano. Alex legge un libro, Thomas cerca di dormire. Io cerco di non disturbare. Infilo le ultime cose dentro il saccone. Mi avvicino al portaledge per chiuderlo. Dove sono le mie scarpette, dove sono le mie scarpette! chiede affannato Thomas; si guarda intorno, non le vede. Erano qui!- indica sotto il mio sacco - le hai messe dentro alla haulbag di sicuro dice e mi guarda. Ho infilato solo le cose che erano attaccate su questo moschettone rispondo. Interviene Alex flemmatico saranno dentro al nostro zaino- le cerca. Le scarpe non ci sono. Latmosfera si scalda. Alex rassicura non sono cadute. Io tiro un sospiro di sollievo, non ho fatto cadere niente! Allora sono nel tuo sacco insiste Thomas tira fuori tutto!. Io obbedisco, le scarpe non ci sono. Mi giro per guardare sotto il portaledge e le scarpe adesso Thomas le vede: sono attaccate al mio imbrago ! Non mi ricordo lazione di aver preso le scarpe, ero nel mio mondo, agivo in modo automatico. Due giorni prima avevo scambiato una battuta con uno svizzero in sosta se incontriamo gli Huber sullo stesso tiro cosa capita? La domanda era rimasta senza risposta. di Anna Torretta Zodiac (scheda) Aperta nel 1972 Primi salitori: C. Porter Lunghezza: 540 m (16 tiri) Difficoltà: A2 5.7 Per molti ha rappresentato la prima volta sul Cap, ed in effetti è forse una delle più indicate per il battesimo sulla grande parete. Esposta, bella, su ottima roccia e non lunghissima è, di consenguenza, anche molto frequentata. Ma un buon inizio non si scorda mai, e vale la pena portare un po di pazienza. Alexander e Thomas Huber hanno realizzato la prima salita in libera nell'ottobre 2003.
Sopra: Anna Torretta all'uscita di Zodiac, El Capitan, Yosemite.. |
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