Sulle Tracce dei Ghiacciai, seconda spedizione in partenza per il Caucaso

Al via la seconda spedizione del progetto "Sulle Tracce dei Ghiacciai" condotta da Fabiano Ventura e l'associazione italiana Macromicro. Dopo il Karakorum, ora tocca al Caucaso.
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Una foto storica di Vittorio Sella e accanto quella moderna di Fabiano Ventura
Fabiano Ventura

I grandi cambiamenti della Terra, che coinvolgono l’atmosfera e il clima, condizionano pesantemente la biosfera e l’ambiente dell’uomo. Questi cambiamenti sono dimostrati da termometri terrestri precisi e molto affidabili: i ghiacciai.

L’esperienza degli ultimi cento anni sullo studio dei cambiamenti climatici ha prodotto molta letteratura e illustri climatologi si sono riuniti in panel mondiali per discutere del problema. Tra i tanti protagonisti nel campo naturalistico/ambientale grande contributo alla scienza arriva dall’associazione italiana no profit “Macromicro” impegnata nel progetto fotografico-scientifico dal titolo: “Sulle Tracce dei Ghiacciai”, volto a studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai montani più importanti della Terra.

A fine luglio un team specializzato di esperti alpinisti, ricercatori e fotografi partirà per il Caucaso (sistema montuoso che si allunga per circa 1100-1200 km tra il Mar Nero e il Mar Caspio), per effettuare fotografie e per compiere misurazioni glaciologiche. Il tutto verrà seguito da una troupe televisiva specializzata che girerà un documentario in alta definizione sulle attività della spedizione.

Il team della spedizione è composto da grandi nomi: il fotografo Fabiano Ventura, i glaciologi Kenneth Hewitt e Riccardo Scotti, il regista Marco Preti e il cameramen Luca Venchiarutti. A seguire il lavoro del team sarà un apposito Comitato Scientifico costituito da illustri nomi nel panorama scientifico internazionale, come Claudio Smiraglia (Professore Ordinario presso la Facoltà di Scienze dell’ “Università Statale di Milano”), Kenneth Hewitt (Professore Emerito di Geografia e Studi Ambientali e ricercatore associato del “Cold Regions Research Centre” della “Wilfrid Laurier University” a Waterloo-Ontario, Canada), Christoph Mayer (dell’ “Accademia delle Scienze di Monaco di Baviera” e membro della “Commissione Glaciologia Tedesca”) e il Dott. Stefano Urbini dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma.

La spedizione in Caucaso, che durerà dal 28 luglio al 1 settembre 2011, è la seconda di un piano di cinque spedizioni (il Karakorum, il Caucaso, l’Alaska, le Ande e le Alpi) in tre continenti, previste per avere, a fine progetto, il polso della situazione a livello mondiale. La prima, che si è svolta in Karakorum nel 2009, ha avuto un grande successo scientifico e mediatico.

“Il nostro scopo- afferma Fabiano Ventura, fotografo e ideatore del progetto- è quello di ripetere le fotografie di antichi esploratori di fine Ottocento - inizio Novecento per compararle con le nuove immagini da noi realizzate e scattate dallo stesso punto geografico, per studiare ed evidenziare le variazioni in atto sul pianeta Terra. I glaciologi sul campo- continua Ventura- faranno misurazioni e acquisiranno dati, che, associati alle immagini comparative, daranno risultati che riferiranno sui cambiamenti climatici associati ai ghiacciai. In definitiva, vorremmo sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche legate alla gestione sostenibile delle risorse naturali”.

Secondo quanto evidenziano dagli esperti dell’Associazione “Macromicro”, gli scatti fotografici in Caucaso seguiranno i percorsi dei pionieri, che nella storia hanno preceduto i nostri attuali protagonisti. Solo per ricordare qualche nome in campo italiano: le opere fotografiche di Vittorio Sella (1889, 1890 e 1896), Mario Piacenza (1910), Vittorio Ronchetti (durante gli anni ’10 e ’20 del secolo scorso) e Andrea Pollitzer (1929), o dei grandi pionieri stranieri come Hermann Woolley, Albert Frederik Mummery, Douglas William Freshfield, Mor Dechy e Vilem Heckel.

Molti ghiacciai stanno scomparendo (entro il 2050 l’88% è a rischio estinzione), ma dai risultati ottenuti dalla prima spedizione, si può dire che molti ghiacciai del Karakorum sono stabili e alcuni addirittura sembrano in crescita. E come saranno i dati della spedizione in Caucaso? Non ci resta che seguire le orme del team, soprattutto sul sito web www.macromicro.it, che verrà aggiornato dagli stessi esperti, in tempo reale, sia in lingua inglese che italiana, durante tutto il tempo di svolgimento della spedizione.

Per illustrare le attività svolte sul campo, al ritorno dalla spedizione, è prevista anche l’organizzazione di una conferenza stampa presso la sede centrale dell’ “Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia”.

Elenco delle montagen e dei ghiacciai che verranno scalate e fotografate durante la spedizione
Montage:
Leila Gora (4109m), Latraldash or Asmashi (3500m), Banguriani (3800), Segar pass (2600m), Dadiash-Ushkul (3400), Borjula (4300m), due cime fino a Mestia
Ghiacciai: Ushba, Lekzir, Tioibri, Tuiber, Dzinal, Adish, Shkara

Sulle Tracce dei Ghiacciai - Karakorum





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