Inizio lavori in Val di Mello: interviene la Soprintendenza
Sono iniziati in Val di Mello i lavori del già a suo tempo contestato sentiero per disabili del progetto ERSAF e con l'arrivo delle ruspe è ritornata con grande forza la preoccupazione che gli interventi possano intaccare uno dei paradisi naturali delle nostre Alpi.
Come molti ricorderanno, nel 2019 il progetto originale aveva suscitato talmente tanto clamore che per difendere la valle oltre 63.000 persone avevano firmato una petizione popolare, promossa dal Comitato per la tutela della Val di Mello e supportata dalle Guide Alpine Val di Mello, dal Club Alpino Italiano Lombardia, da Mountain Wilderness e da diverse altre associazioni. Dopo mesi di polemiche, a maggio del 2019 l'ERSAF Lombardia (l’Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste) ha promesso di modificare il suo progetto iniziale.
I lavori poi non erano mai partiti, forse anche per via della pandemia. Da qualche giorno però è scattato il via con il brusco arrivo delle prime ruspe nel torrente Mello. La notizia si è diffusa subito sui social e sui giornali locali, e a creare malumore e preoccupazione non è stato soltanto il mancato preavviso e coordinamento con tutte le parti, ma soprattutto la realizzazione di una scogliera per il fiume Mello in località Cascina Piana che secondo molti snaturerebbe a tutti gli effetti il vecchio sentiero.
Dopo le proteste iniziali il sindaco Simone Songini, interpellato dal giornale Sondrio Today, il 19 aprile aveva dichiarato: "Da tempo si attendevano opere di regimazione idraulica necessarie per garantire la sicurezza del territorio ed evitare esondazioni del torrente, inoltre verrà recuperato l'antico tracciato della transumanza: sono elementi importanti che evidenziano la bontà del progetto che noi abbiamo condiviso."
L’ultima notizia risale invece a ieri, quando è intervenuta la Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggi sospendendo temporaneamente i lavori per fare luce sulla vicenda. Commentando su Sondrio Today l'architetto Federica Bergamini, responsabile per la provincia di Sondrio dell'area funzionale "Architettura e Paesaggio”, ha spiegato: "Abbiamo disposto la sospensione dei lavori richiedendo i necessari approfondimenti agli enti coinvolti circa gli interventi eseguiti."