Covid-19: l'impegno della Protezione civile e degli Alpini per ripristinare 5 ospedali veneti
Si può pensarla come si vuole, ma quello che hanno fatto e stanno facendo la Protezione civile e gli Alpini in Veneto (e in tutta la Penisola) è davvero impagabile. D'altra parte non scopriamo adesso la capacità di questi volontari con la penna nera, sia “veci” che “bocia”, di mobilitarsi ogni qualvolta in Italia ci sia stato bisogno di loro. Ogni calamità naturale, ogni emergenza, li ha sempre visti protagonisti per portare aiuto concreto e solidarietà alle popolazioni colpite. Così è anche con il Coronavirus.
In tempi pazzeschi e con una generosità incredibile stanno completando i lavori per rendere agibili 5 ospedali veneti da tempo abbandonati. Si tratta dei vecchi ospedali di Valdobbiadene (Tv), Zevio (Vr), Monselice (Pd), Isola della Scala (Vr), Bussolengo (Vr). In tutto 740 posti letto che potranno essere utilizzati per far fronte a questa enorme emergenza.
Bruno Crosato, coordinatore della Protezione civile ANA della sezione di Treviso e responsabile della Colonna mobile nazionale degli Alpini, così racconta la fine lavori dell'ospedale di Valdobbiadene in un'intervista raccolta da ytali.com (vai all'intervista): "La sera del giovedì (19 marzo ndr) abbiamo concluso la nostra opera e siamo tornati a casa soddisfatti. Il venerdì mattina abbiamo consegnato al direttore generale dell’Ulss 2 trevigiana, Francesco Benazzi, l’ospedale pronto per essere utilizzato. Il ringraziamento più bello che abbiamo avuto è stato l’applauso che il direttore e i suoi collaboratori ci hanno riservato. A noi è bastato quello". Non resta che unirsi all'applauso!
Link: www.open.online, www.ytali.com