Vie austriache nell'Himalaya indiano

Il gruppo giovanile del Club Alpino Austriaco 'Naturfreunde' ha festeggiato il completamento del triennio 2015-2017 con una spedizione nella regione dello Zanskar che ha fruttato diverse nuove vie d’arrampicata nell’Himalaya indiano.
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Salendo il Shafat Fortress, Zanskar, Himalaya Indiano
Naturfreunde

L’obiettivo del gruppo composto da Michael Groher, Thomas Holler, Lorin Etzel, Timo Moser e Barbara Vigl era salire le due cime inviolate soprannominate Zanskar Cervino e Zanskar Badile per la loro somiglianza con le famose montagne nelle Alpi.

All’inizio di agosto la spedizione è arrivata a Padum, pronta a valicare in quattro giorni di avvicinamento il passo Poat La Pass 5500m. Purtroppo per motivi logistici - nemmeno la metà dei portatori di cui avevano bisogno - la spedizione è stata costretta ad abbandonare l’obiettivo principale ed ha quindi optato per il piano B: un "monolito di granito strabiliante" da loro soprannominato Zanskar Cerro Torre che avevano avvistato a soli 30 minuti da Padum, sopra il paese di Sani.

Dopo essersi acclimatati, Holler e Vigl hanno aperto Inshallah maybe 400m, M6, 5c, 60° sul pilastro davanti alla parete nord del Cerro, mentre Etzel, Groher e Moser si sono dedicati a North-Eastface (1000m, 55°, 4a), una nuova via su una cima di 6080 m situata sul lato destro della valle. Dopo un breve riposo, è stata aperta in due giorni una nuova via attraverso la parete sudovest del Cerro. Nei suoi 500 m Dust. From dusk till dawn supera difficoltà fino a 6a, A1 su eccellente granito lungo una serie di fessure e diedri. Secondo la gente del posto la cima era inviolata, ma la spedizione ha trovato una nuova fettuccia in parete e sarebbe interessata a sapere chi ha arrampicato lì prima di loro.

Con sette giorni ancora a disposizione il gruppo si è poi spostato verso una parete che, rientrato a casa, ha scoperto chiamarsi Shafat Fortress Wall, già salita in passato. Lì Holler e Moser hanno raggiunto la cima Fortress in due giorni, bivaccando a 5600 m e salendo l’evidente goulotte di ghiaccio. Etzel, Groher e Vigl invece hanno salito in due giorni lo strabiliante pilastro sull’altro versante attraverso la via My local river is a nightmare (500 m, 18 tiri, 6a+).

LE VIE

Inschallah, maybe,
 Torre Fanni (5400 m)
9 tiri, 350 m, M6, 5c, 60°, 10 agosto 2017 (Holler, Vigl)

South-East-Face, Peak 6060 m
1000 m, 4a, 55°, 10 agosto 2017 (Etzel, Groher, Moser)

Dust. From dusk till dawn SW Face, Peak (5600 m), Cerro Zanskar
15 tiri, 500 m, 6a, A1, 15 - 16 agosto 2017 (Etzel, Groher, Holler, Moser, Vigl)

My local river is a nightmare, Rangdum’s Afterwork Pillar (4500 m)
19 tiri, 500 m, 6a+ (6a obligatory), 21 - 22 agosto 2017 (Etzel, Groher, Vigl)

The last stand, Shafat Fortress (5630 m), probabile ripetizione
WI 4+, 4a, 21 - 22 agosto 2017 (Holler, Moser)

Link: www.naturfreunde.at, FB Naturfreunde




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