Via Gigante Buono al Monte Croce, prima invernale di Ivo Ferrari e Flavio Leoni
Si, avete ragione, non ci sono più gli inverni di una volta, il vestiario è confortevole e caldo, l'attrezzatura leggera e maneggevole... insomma i pomodori crescono d'inverno e le Verza d'estate, le castagne in giugno e le fragole in novembre. Si, avete proprio ragione, ma io sono comunque riuscito a sentire freddo e maledire il momento. Quel momento che con gli anni si è ridotto in metri, ma non nel versante scelto.
A svegliarmi dal mio "voglia di niente" è stato l'entusiasmo di Flavietto. Siamo nel pieno della notte, carichi di tutto ciò che nei negozi è venduto a prezzi esorbitanti, la neve che pressiamo al nostro passaggio emette il suono del freddo, la musica più silenziosa e gradevole che esista.
Riesco a moschettorare un chiodo al volo, niente libera a tutti i costi e nemmeno niente eleganza, ma non è mai stato in entrambi i casi il mio problema principale! Salgo ramponi ai piedi, la sosta è così vicina che mi sembra di non poterci arrivare, erba gelata, sassi uniti dal freddo, sto sudando.
Flavio recupera il materiale ad ogni lunghezza, arrivando in sosta rigido ma con un sorriso in faccia, mi dice che è dura, seria, ma si sente felice. Che bello cacciarsi in posti che la stagione rende inospitali, che bello ripetere un'infinità di volte: "Occhio, tieni bene, stai attento, e, merda!".
In cima non siamo ancora giù, l'attenzione resta "attenta", bisogna non scivolare, non ramponarsi i pantaloni nuovi, non pensare ai regali di Natale, allo spreco alimentare, alle tasse di fine anno, a cosa farò e come, nel nuovo che sta arrivando, al lavoro che a volte c'è e altre volte no, ai problemi fisici che non vogliono risolversi...
In cima non siamo ancora giù, ma noi ci stringiamo la mano pronunciando una parolaccia che è più un vizio che uno sfogo. Siamo Bergamaschi, a volte capita!
Via Gigante Buono
Parete nord ovest del Monte Croce, gruppo dell'Alben
Prima salita: Mariano Giacalone, Giorgio Pozzoni, Cristian Previtali
Prima invernale: Ivo Ferrari, Flavio Leoni, due giorni prima di Natale 2022
Difficoltà: V+/VI
Sviluppo: 220m
Protetta con spit e chiodi, soste attrezzate per calate
Note: Via dedicata all'amico Enrico Crippa (Zio Enri)
Buon 2023 a tutti... sperem!
di Ivo Ferrari