Via del Trenino al Passo San Giovanni
La via del Trenino è stata aperta dal basso nell'autunno del 1986 con alcuni chiodi normali, pochi eccentrici, e cunei di legno di protezione. Poi, dopo la prima ripetizione, decisi con Rino Zanotti di attrezzarla a spit, pensando a future ripetizioni. Ma poi… poi quando la falesia è stata richiodata, la via del Trenino è stata completamente disattrezzata, perché sale sopra le vie sportive. E restò così fino ad oggi.
Rino lo chiamavano "El Grola" per la sua passione perenne della montagna. Membro della SAT di Riva del Garda e gestore da sempre dei sentieri della sezione, ricordo le tante volte che lo accompagnavo da piccolo a segnare sentieri con colori e pennello. E' stato lui che mi ha portato a salire la mia prima via e a fare la mia prima apertura.
Della Via del Trenino mi ricordo ancora la paura della lama del secondo tiro con un cuneo di legno dieci metri sotto di me. Ora sono qui come un tempo, però questa volta con quattro friend di protezione sotto di me, li amo. Sono insieme a Danny Zampiccoli (un fratello, con cui scalerei l’infinito). Lui, dopo una stagione in rifugio, perciò allenatissimo a servire birra e minestre, comincia bene il periodo delle scalate. Saliamo tutta la via solo con friend, sistemiamo le soste con spit, mettiamo alcuni cordini e troviamo due vecchi miei chiodi, ribattuti ed ancora ottimi. Per fortuna, mi dico, che questa via me la ricordavo come una passeggiata.
Vi lascio questa piccola perla d’arrampicata, detta oggi TRAD o da me free... In parete ci sono poche protezioni, sui tiri ci sono alcune clessidre ed un chiodo, mentre tutte le soste sono attrezzate. Sicuramente chi l’affronta deve avere un po’ d’esperienza nell'utilizzo delle protezioni veloci.
Buona scalata a tutti da Danny Zampiccoli e Gianpaolo "Trota" Calzà
SCHEDA: Via del Trenino, Passo San Giovanni, Nago Torbole Arco