Toru Nakajima sale in free solo la cascata Shomyo in Giappone
Sawanobori è una disciplina alpinistica giapponese che prevede la risalita di un torrente fino alla sua sorgente. Che vuol dire esplorare le gole in salita, attraversare pareti impervie e, spesso, arrampicare sotto, accanto e persino dentro le cascate, lottando contro tonnellate d’acqua. Ci sono diversi metodi per misurare le difficoltà di uno 沢登り, ma la regola generale è: si sale nella direzione opposta al flusso d’acqua.
Uno dei massimi esperti di questo canyoning al contrario è Toru Nakajima, il fortissimo studente 25enne che già 10 anni fa aveva fatto parlare di sé quando, appunto da 15enne, si era recato da solo in Gran Bretagna per salire un numero impressionate di difficilissime vie "hard grit".
Nakajima si era poi appassionato al Sawanobori e nel 2018, insieme a Yuji Hirayama, James Pearson e Matty Hong, aveva salito la cascata Shomyo, che con i suoi 340 metri e 4 enormi salti è la cascata più alta del Giappone. La sua sete d’avventura però non era ancora sazia, così quest’estate ha deciso di salire la stessa cascata in free solo.
Il rischio che si è preso, inutile dirlo, era altissimo e l’azione potrebbe per certi versi sembrare assurda. Ma come dice Pearson “alla fine si tratta pur sempre di arrampicata, sono tutte pareti, parchi d’avventura verticali da esplorare. Più riusciamo ad aprire i nostri occhi a come gli altri vedono il mondo, senza per forza pensare che siano cose da pazzi, stupide o strane, più riusciamo a provare cose nuove perché sono divertenti. E questo giova a tutti.”
Per la cronaca, pochi mesi fa Nakajima si era recato in Finlandia per provare Burden of Dreams, il primo e finora unico boulder al mondo gradato 9A. L’intento del viaggio era decifrare tutti i singoli, così nei pochi giorni a disposizione prima di dover rientrare a casa era riuscito a salire ogni movimento.