Spontaneità, altruismo e dramma in Patagonia
Durante la nostra discesa dal Fitz Roy dei giorni precedenti avevamo incontrato due cordate impegnate nella salita: una cordata di brasiliani lungo la via Franco Argentina e una di cechi lungo la via Francesca. I primi non sono mai rientrati mentre dei secondi è rientrato un solo ceco; l'altro, a quanto sembra dal racconto, è morto assiderato durante la discesa.
Veniamo informati e interpellati sull'accaduto essendo gli ultimi ad averli incontrati. In caso di incidente qui è molto complicato intervenire. Decidiamo dunque di unirci al gruppo soccorso di El Chalten, coordinato da Carolina Codò: l'intento è di provare a salire ad individuare i ragazzi dispersi. Si forma un gruppo di 19 persone. Alle 22:00 del 21 gennaio partiamo mentre ancora imperversa il brutto tempo e il vento forte.
Sono con Luca Schiera, Edoardo Albrighi, Jacopo Zezza seguiti da Giampaolo Calzà, Paolo Marazzi, Dimitri Anghileri, Denis Urubko, due alpinisti spagnoli e due argentini i quali, tutti carichi come muli, ci hanno permesso una salita "leggera" al Passo Superiore. Il terzo gruppo che portava il drone non arriverà per via di un incidente capitato lungo la salita ad un alpinista spagnolo causandogli alcune fratture e per questo costretti al rientro.
Arrivati al Passo Superiore in mezzo alla bufera installiamo il nostro campo, tende e truna, e ci infiliamo nei sacchi a pelo in attesa che si plachi vento e neve. Dopo qualche ora in 4 ripartiamo, ancora con il vento e neve, pronti a sfruttare la breve finestra per salire ancora e scandagliare la parete flagellata da tre giorni di maltempo, battiamo traccia con la neve nuova fino al ginocchio… Rientreremo in serata per via del previsto arrivo di una nuova ondata di meteo avverso e forte vento.
Ora gozzovigliamo per El Chalten, aspettando e pensando a come sfruttare la prossima finestra di bel tempo… Rimane comunque il pensiero a chi non è tornato, un grosso dispiacere.
Ne usciamo arricchiti da un'altra esperienza che ha fatto emergere la grande umanità che è dentro ognuno di noi, si è creata una grossa unione, al di là degli obiettivi alpinistici personali. Grazie ragazzi!
di Claudio Migliorini
Link: FB Caudio Migliorini