Spedizione Rakaposhi-Baltar Glacier 2005
Dal 17 luglio al 29 agosto la spedizione italo-americana guidata da Alberto Peruffo ha tentato lo Sperone NW del Rakaposhi, (7788m, Karakoram - Pakistan) salendo poi alcune cime inviolate della zona del Baltar Glacier. La spedizione era composta da Alberto Peruffo, Renzo Corona, Carlos Buhler, Ivo Ferrari, Mirco Scarso, Michele Romio, Alessandro Pianalto, Crista-Lee Mitchell.
Partita il 17 luglio dall'Italia, rientrata il 29 agosto, la spedizione italo-americana ha tentato la salita dello Sperone NW del Rakaposhi, 7788 m, lo sperone più lungo del mondo con i suoi quasi 4000 metri di dislivello e gli oltre 6 km di probabile sviluppo. A causa delle mutate condizioni del ghiacciaio di Masot, in fase di forte ritiro negli ultimi 5 anni, il gruppo di alpinisti guidati dal vicentino Alberto Peruffo non è riuscita a trovare la chiave di accesso allo sperone, la cui base è circondata da un labirinto di seraccate e torri di ghiaccio in continuo disfacimento. Abbandonato, a seguito di una pericolosa incursione, il Masot Glacier, il gruppo ha esplorato le possibilità offerte dai ghiacciai paralleli del versante Nord, il Nilt Glacier e il Ghulmet Glacier, arrivando fin sotto al cuore dell'immensa Parete Nord. Dopo attenta valutazione e studio della montagna il gruppo ha deciso di spostare mira e azioni sul Baltar Glacier, uno dei luoghi più impervi del Karakoram. Arrivati al nuovo campo base la seconda settimana di agosto, gli alpinisti hanno cominciato ad esplorare le diverse montagne inviolate della zona, tra cui il Batura II, la più alta montagna del mondo ancora da scalare. Con poco materiale al seguito si è cercato di raccogliere documentazione e di salire alcune delle belle e difficili montagne circostanti. Il 10 e l'11 agosto il trentino Renzo Corona e il bergamasco Ivo Ferrari hanno aperto una superba linea di 1200 metri in puro stile alpino sulla cima inviolata del Dariyo Sar, 6350 metri. Il 13 e il 14 agosto, sempre in stile alpino, è stata percorsa, per due differenti linee, la Parete Nord di un altro 6000 metri, innominato. Partiti insieme dal campo avanzato, il gruppo vicentino composto da Alberto Peruffo, Mirco Scarso e Michele Romio (già al terzo tentativo sulla stessa montagna, uno con Carlos Buhler, sempre respinti da bufere di neve) si è fermato sulla cornice della cresta finale, mentre il bergamasco Ivo Ferrari, provando più a destra ha trovato la via verso la vetta. Negli stessi giorni da segnalare il tentativo di Renzo Corona e l'americano Carlos Buhler (uno dei massimi himalaisti contemporanei, grande amico di Peruffo dalla spedizione Chiantar 2000) su un'altra delle cime inviolate della valle, tentativo interrotto dal brutto tempo e da un ghiaccio troppo sottile, forse dovuto alla stagione avanzata. Hanno partecipato alla spedizione il fotografo vicentino Alessandro Pianalto e la fotoreporter canadese Crista-Lee Mitchell, fondamentali per gli intenti esplorativi ed artistici della spedizione. Il gruppo di artisti e alpinisti che fanno a capo al progetto culturale intraisass si sta infatti preparando per la seconda parte della spedizione che culminerà con la messa in scena di uno spettacolo di nuova concezione dal titolo VENTIMILA PIEDI SOPRA IL MARE: la regia è sempre di Alberto Peruffo e sarà presentato con grande probabilità in anteprima nazionale al Filmfestival di Trento 2006. Con l'occasione si mostreranno le grandi possibilità della zona, una delle meno conosciute del Karakoram, e le probabili linee di salita ai grandi colossi dei Batura, Haccindar Kish e delle grandi pareti granitiche del Baltar Glacier, problemi riservati ai più preparati alpinisti delle nuove generazioni, Rakaposhi Sperone Nord-Ovest compreso. | ||
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Un secondo strato termico robusto ed efficace.
Giacca da montagna leggera minimalista
Piccozza tecnica da alpinismo evoluto
Scarpette arrampicata per bouldering e per scalare in palestra.
Scarpe da tempo libero AKU Nativa Canvas
Uno scarpone dal taglio mid-cut agile e leggero per hiking su terreni misti.