Simon Gietl in solitaria invernale sul Grande Muro del Sass de la Crusc
Esattamente una settimana dopo la sua solitaria invernale del Pilastro di Mezzo sul Sass de la Crusc, Simon Gietl è tornato sopra la Val Badia per ripercorre da solo il celebre Grande Muro, aperto da Reinhold Messner e Hans Frisch nel 1969.
Giovedì scorso Gietl aveva con sé il sacco a pelo e tutto il materiale da bivacco, che poi si è rivelato superfluo visto che è arrivato in cima in giornata. Questa volta invece ha deciso di salire senza quella attrezzatura ma di mettere nello zaino il suo leggero parapendio, che gli ha permesso di ritornare velocemente a valle dopo aver raggiunto la cima.
Partito alle ore 5:30 dalla macchina, alle 8:00 Gietl ha iniziato ad arrampicare, raggiungendo la cima alle 12:15. Il primo tiro è stato superato ramponi ai piedi, i rimanenti con le scarpette d’arrampicata. In cima ha incontrato l'amico Manuel Hofmann e dopo aver individuato il posto giusto per il decollo, alle 14:00 era di nuovo all'auto. "Stento a crederlo" ci ha raccontato Gietl "anche perché volo da poco meno di un anno! Combinare una solitaria con il rientro a valle in parapendio rappresenta per me un nuovo passo nel mio alpinismo."
Il Sass de la Crusc è un posto speciale per la 36enne guida alpina che in passato ha salito 14 diverse vie su questa montagna, tra cui spiccano l'apertura di Stigmata nel 2016 e Voodoo-Zauber nel 2014 con Andrea Oberbacher, e Vergissmeinnicht nel 2013 con Peter Manhatsberger.
SCHEDA: Grande Muro al Sass dla Crusc