A Silvo Karo il Piolet d'Or Carrière 2022

Il prossimo novembre all’alpinista sloveno Silvo Karo sarà consegnato il Piolet d'Or Carrière a Briançon in Francia. In passato il premio del Piolets d'Or è stato assegnato a Walter Bonatti, Reinhold Messner, Doug Scott, Robert Paragot, Kurt Diemberger, John Roskelley, Chris Bonington, Wojciech Kurtyka, Jeff Lowe, Andrej Štremfelj, Krzysztof Wielicki, Catherine Destivelle e Yasushi Yamanoi.
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L'alpinista sloveno Silvo Karo
Marko Prezelj

Silvo Karo riceverà il premio Piolet d’Or Carriere 2022. All'alpinista sloveno è stato assegnato il 14° premio Piolet d'Or alla carriera dopo Walter BonattiReinhold MessnerDoug ScottRobert ParagotKurt DiembergerJohn RoskelleyChris Bonington, Wojciech Kurtyka, Jeff Lowe e Andrej Štremfelj, Krzysztof Wielicki, Catherine Destivelle e Yasushi Yamanoi. Il report di Lindsay Griffin.

Negli anni '80 gli alpinisti sloveni iniziarono a conquistare il mondo, facendosi conoscere per le loro salite in gran parte audaci e veloci, realizzate principalmente con uno stile impeccabile anche su terreni tecnicamente difficili. Il loro stile prevedeva una grande fiducia nelle loro capacità e in riserve superiori per riuscire a muoversi leggeri tenendosi fuori dai guai.

Tutti questi alpinisti hanno beneficiato di un fantastico campo di allenamento: le Alpi Giulie. A causa delle dimensioni ridotte del Paese (uno Stato in gran parte autonomo anche prima della dissoluzione della Jugoslavia), le montagne sono quasi a portata di mano e rappresentano una complessa arena composta da montagne calcaree, con enormi pareti non necessariamente di roccia della migliore qualità. Le condizioni invernali erano dure, dando ampia possibilità di affinare le capacità su roccia, ghiaccio e misto.

Silvo Karo è cresciuto in una fattoria sopra il villaggiodi Brdo, a nord-est di Lubiana, e ha iniziato ad arrampicare all'età di 17 anni. Ben presto ha fatto cordata assieme a Janez Jeglič ed al più vecchio ed esperto Franček Knez; insieme il trio ha aperto molte nuove vie, sia in casa che all'estero. Divennero affettuosamente conosciuti come I tre moschettieri. In soli due giorni nell'estate del 1983, durante l'allenamento per una prima visita in Patagonia, i tre hanno aperto 19 nuove vie, in gran parte senza corda e alcune delle quali in discesa.

I momenti più importanti della carriera di Silvo sono forse le prime salite della parete sud del Cerro Torre e della parete ovest del Bhagirathi III, quest'ultima ampiamente riconosciuta all'epoca come la via tecnica più difficile dell'Himalaya indiano. Entrambe le vie sono state aperte con Janez Jeglič, una cordata che è durata 10 anni. Karo invece considera Psycho Vertical (Jeglič-Karo-Knez) sulla Torre Egger la migliore nuova via che ha salito in Patagonia.

Scrive Rolando Garibotti: "Quando ho incontrato Silvo era nel fiore degli anni: 70 kg di motivazione e determinazione, poche chiacchiere e tutto azione. Negli anni successivi siamo riusciti a legarci in cordata un buon numero di volte, in Yosemite, Patagonia, e altrove. Arrampicare con lui sembrava come imbrogliare. Condensate in una persona c'erano tutte le abilità di cui si poteva avere bisogno in montagna, da un bravissimo arrampicatore capace di salire il tiro più difficile, ad un esercito di portatori per carichi pesanti, ad un'intera squadra di soccorso se dovesse succedere qualcosa. Aveva l'energia di un treno, e c'era qualcosa di decisamente rassicurante nel modo in cui batteva i chiodi: la roccia avrebbe chiesto perdono. A prescindere dalle condizioni, di fronte ad un obiettivo a cui teneva, la sua determinazione era incrollabile. Ecco un uomo onesto e senza fronzoli, per il quale ho sempre avuto un enorme rispetto. Alcune delle sue salite sono leggendarie e hanno ispirato alpinisti di tutto il mondo. Ha lasciato un segno indelebile in questo sport".

Silvo ha salito oltre 2000 vie ed effettuato più di 300 prime salite. Una selezione dei suoi contributi più significativi al di fuori della Slovenia include:

1983: Fitz Roy, parete est, nuova via, Devil’s Dihedral (6a A2 90°). Aguja Val Bois, parete est, nuova via. D.E. (5 100°)
1985: Yalung Kang, parete nord, nuova via, raggiunto quota 8,100m. Grandes Jorasses, parete nord, terza salita di Rolling Stones (6b A3 80°)
1986: Cerro Torre, parete est, nuova via, Hell’s Direct (7a A4 M6 95°). Broad Peak via normale, Torre Egger, parete sudest, nuova via, Psycho Vertical (6c A3 90°). El Mocho, parete nord, nuova via, Grey Yellow Arrow (7a A0)
1987: Lhotse Shar, Cresta sudest, raggiunto quota 7,300m 1987-88. Cerro Torre, parete sud, nuova via (6b A4 75°)
1990: Bhagirathi III, parete ovest, nuova via (6b A4 85°). Everest, cresta ovest fino a quota 7,500m
1993: El Capitan, Wyoming Sheep Ranch (5.10 A5)
1996: Nalumasortoq, nuova via, Mussel Power (7a A3). El Capitan, Salathé Wall in 10 ore 25min. Half Dome, Direct Northwest Face, 11 ore 20 minti (speed record all’epoca)
1997: El Capitan, West Face (5.11c) in otto ore macchina andata e ritorno
1999: Fitz Roy, parete ovest, Ensueno, seconda salita e prima libera (6b+ obl 45°). Fitz Roy, Slovak Route, stile alpino con nuova variante da Glaciar Torre (6c 40°)
2000: La Esfinge, nuova via, Cruz del Sur (7b)
2002: Grand Pilier d’Angle, Divine Providence fino in cima al Monte Bianco
2003: Cerro Murallon, prima salita della cima principale
2005: Cerro Torre, creste sudest, nuova via, Slovenian Sit Start (single push 28 ore; 7a A2 70°). Aguja Poincenot, Sperone degli Italiani, seconda salita (e prima di questa via fino in cima, 6c A3).
2006: Trango Tower, Eternal Flame, prima salita in giornata (7a A2 M5)
2009: Tofana de Rozes, parete sud, Goodbye 1999 (7b on sight, ripetizione). Aiguille Noire de Peuterey, Punta Brendal parete sudest, Nero su Bianco (7b a-vista, ripetizione). Meru Central, tentativo sull'allora inviolata Shark’s Fin in stile alpino.

Nella sua carriera ha realizzato molte nuove vie, effettuato numerose prime libere e veloci ripetizioni nelle sue Alpi Giulie e Alpi di Kamnik, comprese lunghe vie in montagna che all'epoca erano considerate le più difficili del paese, come Zaumak Nerva (7c). Al suo apice riusciva in falesia a salire l’8a. Nel 2007 ha fondato in Slovenia il Mountain Film Festival, che mira ad aumentare la produzione di film di montagna sloveni e diffondere la cultura di montagna.

Nel 2010 l'allora presidente della Slovenia, Danilo Turk, ha conferito a Karo e Knez una delle più alte onorificenze del paese, l'Ordine al Merito, per "i loro successi nella scalata nelle montagne slovene e per il loro contributo che ha aumentato la reputazione, la conoscenza e la notorietà dell'alpinismo sloveno e ha reso grande la Slovenia nel mondo."

di Lindsay Griffin

Info: ww.pioletsdor.net




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