Slovenian Patagonia expedition 2004
Da metà gennaio in poi, una piccola spedizione slovena, composta da Silvo Karo, Andrej Grmovsek, Tanja Grmovsek e Monika Kambic Mali, è riuscita a realizzare una gran quantità di veloci salite in Patagonia. Tra queste la prima ascensione tutta femminile del Cerro Torre e la "Slovenian start for Cerro Torre"
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Cerro Torre: il tracciato della via slovena
Slovenian pataGOnia 2005 expeditio
In Patagonia, le condizioni meteorologiche eccezionalmente stabili di quest'ultima stagione si sono tramutate in una lunga serie di salite, in particolare nel massiccio del Fitz Roy. E' il caso di una piccola spedizione slovena composta da Silvo Karo, Andrej Grmovsek, Tanja Grmovsek e Monika Kambic Mali che, da metà gennaio in poi, è riuscita a realizzare una gran quantità di veloci salite. Come ci racconta nel suo report lo stesso Andrej Grmovsek. Approfittando al massimo delle previsioni meteo austriache (inviate al gruppo direttamente da Thomas Huber), Karo e Grmovsek hanno salito, tra l'altro, una nuova "partenza da seduto" (in pratica una lunghissima traversata) che conduce alla vetta del Cerro Torre mentre, dalla parte di Tanja Grmovsek e Monika Kambic Mali, c'e da segnalare la prima salita tutta al femminile della stessa montagna. Il 19 gennaio Karo e Grmovsek hanno iniziato la loro "grand course" sull'Aiguille Saint Exupery (2558m) salendo "Claro de Luna" (6c, 800m), in 9 ore complessive tra salita e discesa. Quindi è stata la volta della via "Anglo-Americana" (6b, 600m) sulla parete ovest dell'Ag. Rafael Juarez (2482m) che i due hanno risolto nonostante le difficili condizioni climatiche. Dopo che si sono ristabilite migliori condizioni meteo, il duo si è poi dedicato alla creazione della "Slovenian start for Cerro Torre", una lunghissima salita non-stop (28 ore per 1700m di dislivello e 3km di "trip" su roccia e ghiaccio) che partendo dalla base del Cerro Torre arriva fino in cima. Così, Karo e Grmovsek, descrivono questa loro lunga cavalcata : < Dopo questa lunga sgroppata in sella al Torre, i due sloveni, davvero instancabili, il 7 febbraio sono ripartiti per la prima ripetizione della "Via degli Italiani" (6c, A3, 1300m, prima salita A. Bortoli, A. Carnati e M. Colombo, 26/12/1986) sulla parete SE dell'Aiguille Poincenot (3002m). L'intenzione era di salire la linea in libera, ma Karo e Grmovsek si sono presto resi conto che lo stile "veloci e leggeri" non era fattibile su quella headwall di 400m. A questo punto sembravano destinati alla ritirata, se la fortuna non li avesse aiutati: casualmente hanno trovato del materiale lasciato sul posto dalla spedizione italiana 19 anni fa. Così, armati di jumar arrugginiti e dei chiodi fortunosamente recuperati, hanno potuto continuare la salita, raggiungendo la cima alle 15.00 del giorno successivo, dopo un bivacco. Mentre i due alpinisti erano impegnati sulle loro vie, anche Tanja Grmovsek e Monika Kambic Mali si son date da fare. Il loro inizio non è stato facile: dopo aver salito l'Aiguille de la 'S in cattive condizioni, percorrendo la cresta nord e la via degli austriaci (6a, 60°, 600m), hanno tentato la prima salita tutta femminile della via del compressore ma, a soli 8 tiri dalla cima, sono state costrette a rinunciare per le avverse condizioni climatiche. Ma, come dicevamo all'inizio, quest'anno il tempo è stato clemente e, pochi giorni dopo, alle 3 di mattina del 7 febbraio, le due alpiniste sono ripartite dall'accampamento norvegese e in breve hanno raggiunto il punto più alto del precedente tentativo. Ormai il successo sembrava a portata di mano, quando Monika Kambic Mali è stata colpita da una caduta di ghiaccio che le ha rotto 3 costole. Incerte, se abbandonare la salita o continuare, le slovene hanno optato per la cima, "inventandosi" la salita e raggiungendo il fungo e la cima alle 21.00 del 08/03/2005. La discesa è stata, secondo la definizione delle due, "un incubo", ma per fortuna Monika e Tanja alla fine hanno raggiunto la base sane e salve, pronte per festeggiare la prima salita tutta femminile del Cerro Torre!
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