A Catherine Destivelle il Piolet d'Or Carrière 2020
Il Piolet d'Or Carrière è stato assegnato a Catherine Destivelle, la 59enne alpinista francese ritenuta una delle climber e delle alpiniste più forti di tutti i tempi. Nata a Parigi il 24 luglio 1960, Destivelle è la prima donna a ricevere il riconoscimento alla carriera dopo Walter Bonatti, Reinhold Messner, Doug Scott, Robert Paragot, Kurt Diemberger, John Roskelley, Chris Bonington, Wojciech Kurtyka, Jeff Lowe, Andrej Štremfelj e Krzysztof Wielicki, e il premio le sarà conferito durante il Ladek Mountain Festival in Polonia il prossimo 19 settembre.
Dopo una vita salendo le parete e le montagne del mondo, Destivelle si trasferita definitivamente alla porte di Chamonix dove ha aperto la propria casa editrice Les Éditions du Mont Blanc. Il suo ultimo libro, Vuoi provare l'arrampicata? (edito da Mulatore Editore) è un compendio della sua vastissima esperienza in montagna che le è valsa il prossimo Piolet d'Or alla carriera. Di seguito il ritratto di Claude Gardien, storico direttore della rivista francese Vertical.
CATHERINE DESTIVELLE di Claude Gardien
Catherine Destivelle ha iniziato a farsi un nome nel mondo dell'arrampicata durante gli anni '80, un periodo in cui l'arrampicata sportiva stava esplodendo in popolarità e i gradi aumentavano rapidamente. I media hanno focalizzato la loro attenzione su questa nuova disciplina, ignorando il fatto che Catherine da giovane era stata una alpinista. Infatti, poco dopo aver scoperto l'arrampicata a Fontainebleau all'età di 12 anni, stava già affrontando grandi vie nel massiccio del Monte Bianco. Tuttavia, a metà degli anni '80 Catherine aveva iniziato a partecipare alle prime gare di arrampicata sportiva e il suo successo in queste competizioni, e il fatto di essere diventata la prima donna a salire una via di 8a, l’hanno trasformata in una stella dell'arrampicata. Pochi sapevano però che da adolescente aveva salito alcune delle più grandi vie delle Alpi.
Nel 1990, la “rock star” fece il suo ritorno in montagna con un'impressionante salita in solitaria del Pilastro Bonatti sul Petit Dru. Con questa salita ha finalmente ottenuto il riconoscimento di essere considerata anche un’alpinista. Ha continuato l’attività in montagna aprendo una nuova via sulla parete ovest del Petit Dru in 11 giorni, prima di completare la trilogia invernale in solitaria; la parete nord dell'Eiger nel 1992, lo Sperone sulla parete nord delle Grandes Jorasses nel 1993 e la Via Bonatti sulla parete nord del Cervino nel 1994. Ancora oggi quest'ultima via viene raramente ripetuta. Era la sua seconda grande via di Bonatti e la prima volta che una donna saliva una via così difficile nelle Alpi. Tuttavia, Catherine non voleva solo essere conosciuta come una brava alpinista di sesso femminile, voleva che le sue prestazioni fossero misurate con quelle di qualsiasi alpinista, indipendentemente dal genere. Quante persone potevano affermare di arrampicare a quei livelli? Catherine aveva dimostrato che le donne potevano essere forti in montagna tanto quanto gli uomini.
Catherine ha continuato ad abbracciare il mondo dell'alpinismo tecnico d'alta quota. In Himalaya e nel Karakoram ha effettuato la seconda salita in libera della via Slovena sul Trango Tower, ha scalato la parete sud-ovest fino alla cresta sommitale del Xixabangma e ha tentato la parete sud dell'Annapurna, il pilastro ovest del Makalu e la cresta nord del Latok I. Ha aperto importanti vie nel massiccio del Sentinel in Antartide. Ha inoltre arrampicato negli USA, sulle guglie del deserto del Mali e del Sinai.
Catherine ha inevitabilmente attirato l'attenzione di fotografi e cineasti di montagna. Nel 2007 ha recitato in Au-delà des cimes di Rémy Tézier, un film che mostrava l'arrampicata in montagna con immagini bellissime. Nel film Catherine sale Voyage selon Gulliver - una difficile via di più tiri sul Grand Capucin. Tuttavia, l'attenzione principale è rivolta alla bellezza del movimento, al piacere del bivacco in cima al Grépon con sua sorella e alla salita dell'Aiguille Verte con gli amici. Il titolo del film si traduce come "oltre le vette" ed esprime l'idea che il valore dell'alpinismo vada ben oltre la difficoltà di una salita. L'immersione nel paesaggio di montagna e il legame di amicizia tra i compagni di cordata forniscono ricordi che durano molto più a lungo di un elevato grado di difficoltà o di un veloce tempo.
Dopo aver scritto un'affascinante autobiografia (Ascensioni, Edizioni Arthaud), non fu una sorpresa quando Catherine fondò la sua casa editrice, Les Éditions du Mont Blanc. Attraverso questa, ha pubblicato testi eccezionali di scrittori poco conosciuti e ha rapidamente guadagnato una reputazione per il suo solido giudizio editoriale e la qualità delle sue opere. Come per l'arrampicata in montagna, ha continuato a lasciare il segno nel mondo dell'editoria. Il suo credo è sempre stato quello di continuare ad andare avanti, senza mai preoccuparsi del suo status di alpinista o editore.
di Claude Gardien
Info: www.pioletsdor.net