Petit Dru, Les Droites e Grandes Jorasses, alpinismo di classe nel massiccio del Monte Bianco
In un intensa tour du force verso la fine dell’inverno 2017 alcuni membri del Gmhm, il Groupe militaire de haute montagne di Chamonix, sono riusciti a ripetere un trittico di belle vie nel massiccio del Monte Bianco. Il 15 febbraio Max Bonniot, Sébastien Ratel e Pierre Sancier hanno salito la Rhem-Vimal sulla parete nord de Les Droites. Aperta nel dicembre 1992 e ripetuta di rado, la linea segue inizialmente la via Colton-Brooks (Nick Colton, Colin Brooks, 1977) per poi continuare verso destra e raggiungere la parte finale della Couzy-Salson (J. Couzy, R. Salson, 1952). Era stata liberata da Eric Doiseau, Benjamin Guigonnet e Damien Tomasi il 16 e 17 marzo 2009 e la recente salita dei tre francesi è probabilmente la prima effettuata in giornata.
Dal 13 al 15 marzo Bonniot, Leo Billon e Pierre Labbre hanno ripetuto la famosa Rolling Stones sulla parete nord delle Grandes Jorasses. Aperta nel 1979 dai cechi Thomas Prochaska, Jroslav Rutil, Ludek Schlechta e Jiri Svejda, è stata liberata nel 2014 dagli sloveni Luka Krajnc e Luka Lindic. I francesi hanno salito in libera il tiro chiave di M8, ma non hanno salito in libera il 24° e 25° tiro (rispettivamente M7+ e M7), perché come ci hanno spiegato “forse non avevamo individuata la giusta linea della libera. Una via interessante ma pericolosa - leggi roccia brutta - su una linea grandiosa.”
Negli stessi giorni Sebastien Ratel e Jérôme Para hanno invece puntato la famosa Voie des Guides sulla parete nord del Petit Dru, una sorta di direttissima aperta in sette giorni nell’inverno 1967 da Michel Feuillarade, Claude Jager, Jean-Paul Paris e Yannick Seigneur. Secondo Ratel e Para si tratta di “una della più belle vie dure del massiccio, con roccia bellissima, facile da proteggere, molto ripida e piuttosto difficile.” Ancora più interessante forse il loro ultimo commento: “La via aspetta la prima libera!”
Rolling Stones - Grandes Jorasses
Rhem - Vimal - Les Droites
Info: www.gmhm.terre.defense.gouv.fr