Pazzione Primavernale alla Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta di Andreozzi, Faletti e Padros

Emanuele Andreozzi, Matteo Faletti e Santiago Padrós hanno aperto Pazzione Primavernale, una nuova via invernale sulla parete NNE della Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta.
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Santiago Padrós durante l'apertura di Pazzione Primavernale alla Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta, insieme ad Emanuele Andreozzi e Matteo Faletti,
Emanuele Andreozzi, Matteo Faletti, Santiago Padrós

L’inverno è finito ormai da tempo, anzi, secondo il nostro calendario fra pochi giorni sta per iniziare l’estate, eppure su in quota le montagne sono ancora carichi di neve.

Approfittando di questo inaspettato regalo, Emanuele Andreozzi, Matteo Faletti e Santiago Padrós hanno ora aperto una nuova via sulla parete Nord-Nord/Est della Cima Tosa che, nella veste invernale, ricalca nella parte bassa la Castiglioni-Detassis, poi a circa metà parete traversa verso sinistra ed incrocia la Via Piaz e poi esce dritta per l’enorme camino. Le difficoltà stimate sono attorno a AI 6 e M7 per, come racconta Andreozzi su Facebook, "mille metri di goulotte così non basta una vita per sognarli."

Per quanto riguarda i primi dettagli della linea ora chiamata Pazzione Primavernale, Andreozzi spiega "Verso le due del mattino di giovedì 20 maggio siamo partiti dalle nostre tende e una mezz'oretta dopo abbiamo attaccato la via alla luce delle frontali. Dentro l'impeccabile goulotte si susseguono un tiro dopo l’altro su ripido Alpin Ice, l’arrampicata è da sogno, ma impegno ed ingaggio sono alti. Il il nevaio della parte centrale ci concede una breve tregua prima di entrare nell’enorme camino della parte alta, dove la scalata torna ad essere dura. Sbuchiamo sul grande pianoro sommitale dopo 19 tiri e sedici ore e mezza di arrampicata in parete."

Questa è la prima volta che i tre hanno formato una cordata insieme e, stando alle parole di Andreozzi, sicuramente non sarà l’ultima: "Quello che abbiamo vissuto è stato semplicemente incredibile, forse irripetibile. La vera essenza della cordata, dell’alpinismo e dell’amicizia. Semplicemente GRAZIE."

Il trio non ha lasciato nessun materiale in parete, mentre sul quarto tiro hanno trovato una sosta d’abbandono ed un chiodo, "risalenti probabilmente ad un tentativo precedente o ad una via estiva." Maggiori dettagli seguiranno

Si ringrazia: ELBEC



Il nevaio prima del grande camino


Emanuele Andreozzi ringrazia: Elbec
Matteo Faletti ringrazia: la sua famiglia, La Sportiva, Leki, MDV (Marker, Dalbello, Völkl)
Santi Padrós ringrazia: Trango World, AKU




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