Libertà Berbera nelle Gole di Taghia per Miori, Gadda e Mascaro
Le ferie non sono mai troppe e quindi bisogna ottimizzarle al meglio. Nell'ottobre del 2019 la nostra destinazione è il Marocco, più precisamente la località di Taghia, ormai famosa e molto frequentata da arrampicatori di tutto il mondo.
I compagni di viaggio sono sempre gli stessi, Lorenzo Gadda e Vincenzo Mascaro. Per Vince è già la seconda volta che visita il posto, mentre noi la prima. Affidandoci ai suoi racconti e fotografie di linee ancora libere partitiamo con l’idea di aprire una nuova via anche noi. Cerchiamo qualcosa che ci impegni più di tutte le altre vie che abbiamo finora aperto insieme, qualcosa che ci faccia bivaccare in parete, che non abbia difficoltà elevatissime ma una sola prerogativa: la migliore roccia possibile!
Vincenzo e Lorenzo partono prima, io li raggiungo in seguito con un bel viaggio, un po’ più lungo con i mezzi pubblici marocchini. Che dire? Divertente! Una volta arrivato da loro mi spiegano cosa hanno visto e poi deciso di iniziare. La cima in questione è il Thuiat 2900m con una parete nord dai 600 a 800 metri di altezza, dove corre la famosissima Babel, aperta dal fuoriclasse Arnaud Petit insieme a Stéphanie Bodet, Fred Gentet e Nicolas Kalisz.
Confesso che da lontano la linea individuata sembra percorrere la parte un po’ più interrotta della parete. Ma dopo 8 giorni di apertura di cui 3 notti in parete ed un giorno per liberare l'intera via, nasce Libertà berbera, una via mista spit, chiodi e protezioni veloci con difficoltà fino al 7b+. La via non è mai estrema ma per 17 tiri stenta a scendere sotto il 6c. Dove si poteva abbiamo preferito usare le protezioni veloci, la roccia è sempre da ottima qualità e incredibilmente lavorata e rossa, insomma non si può chiedere di più!
Speriamo che in questa prossima stagione qualcuno la ripeta! Ne saremmo molto onorati.
Si ringrazia Ferrino per il supporto