Le Porte di Tannhäuser alla Cresta Segantini in Grignetta di Saverio De Toffol e Jorge Leonel Palacios
Durante gli andirivieni per l'apertura della via Purple Haze ci soffermavamo spesso ad osservare, dal sentiero Cermenati, il pilastro senza nome posto poco a sinistra del Pilastro Andreoletti. Da quel punto la cuspide appariva abbastanza tozza e il pilastro nel complesso poco delineato, ma, man mano che ci avvicinavamo alla sua base il profilo cambiava completamente, assumendo la forma di un missile.
Immaginando una linea di salita da quel versante, cominciammo a studiare i vari settori che componevano la struttura. La prima parte era composta da una zona solcata da canali/diedri di solida roccia grigio/nera, mentre la parte centrale era costituita da una fascia strapiombante giallastra poco invitante che sbarrava l'accesso alle belle placche di roccia compatta della parte superiore.
Dopo aver concluso l'apertura al Torrione Palma della via Il Signore delle mosche ci dedicammo subito a questo nuovo progetto. I primi tiri si rivelarono più facili e divertenti del previsto e giungemmo rapidamemente sotto la fascia strapiombante gialla. Ma ora la musica cambiava. Ad una prima osservazione, vista la pessima qualità e apparente inchiodabilità della roccia nei primi 10 metri, pensammo seriamente di abbandonare il progetto, ma poi spinti dalla curiosità all' insegna di: "proviamo a mettere qualche chiodo.." con nostra sorpresa, riuscimmo a risolvere il rebus utilizzando solo chiodi normali ad eccezione di un fix 8mm. La parte terminale del pilastro, costituita da belle placche di roccia compatta chiara, ci regalò invece una bella arrampicata tecnica in piena esposizione.
Il pilastro senza nome è stato intitolato a Mary Varale per il ruolo fondamentale che ha avuto nell'evoluzione dell'arrampicata Lecchese negli anni 30.
di Saverio De Toffol
SCHEDA: Le Porte di Tannhäuser, Pilastro Mary Varale, Cresta Segantini, Grigna Meridionale