Le Dolomiti di Pierino Dal Prà, il film di Fulvio Mariani
Non ci sono dubbi che Pietro Dal Prà sia in assoluto uno dei più dotati e talentuosi climber della sua generazione. Classe 1971, vicentino doc, è cresciuto sulle splendide pareti di Lumignano, dove non aveva eguali. Poi ha viaggiato e vagabondato per le falesie di tutto il mondo. Quindi diventato Guida alpina e trasferitosi a Cortina si è dedicato, anzi si è innamorato delle pareti dolomitiche, specialmente delle più nascoste e defilate, a cui nel tempo ha affiancato alcune delle più "lontane" pareti dell’Isola che gli ha rubato il cuore, la Sardegna. Naturalmente, non ha disdegnato neanche le pareti del mondo in particolare quelle della Yosemite Valley e della Patagonia.
Personalità forte e per certi versi introversa, ha attraversato molte esperienze e anche molti cambiamenti e trasformazioni pur restando nel profondo lo stesso climber e uomo, sempre e continuamente alla ricerca di qualcosa, di un senso da dare non solo alla sua arrampicata. Forse per questo non ha mai parlato molto delle sue salite e delle sue avventure, quasi a volerne preservare l’intimità.
In questo film, diretto dal maestro Fulvio Mariani per la Televisione Svizzera e Iceberg - Film, Dal Prà rende evidente il suo senso e il suo modo di interpretare l’arrampicata e il vuoto, ma anche l’assoluto fascino che la bellezza delle Dolomiti esercitano su di lui. Il film, di 25 anni fa e nato per caso, lo vede impegnato sulla splendida parete Sud della Tofana di Rozes.
La via è la grandiosa Paolo VI, aperta nel 1963 sul grande Pilastro della Rozes dagli Scoiattoli di Cortina Lorenzo Lorenzi, Bruno Menardi, Albino Michielli, Carlo Gandini e Arturo Zardini. Pietro Dal Prà la scala insieme ad un compagno d’eccezione: quel Gino, detto anche "il saccone", che tutti gli scalatori vorrebbero avere all’altro capo della propria corda. Da vedere!
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Info: www.icebergfilm.ch