Latok I salito dopo 40 anni da Aleš Česen, Luka Stražar e Tom Livingstone
AGGIORNAMENTO DEL 15/08/2018
Stanno emergendo i primi dettagli ed è probabile che la cresta non sia stata integralmente dall’inizio alla fine. In un SMS a Anna Piunova del sito www.mountain.ru, Česen ha spiegato “abbiamo seguito la cresta nord per 2/3, poi abbiamo girato verso destra per raggiungere un colle tra L1 & L2, poi abbiamo continuato sul versante sud. Per noi era la logica (sicura) linea di salita cosi. ci ha richiesto 7 giorni in totale.” Stando a queste informazioni, la cresta integrale dall’inizio fino in cima non é ancora stata salita. Ciò non toglie nulla dalla grandissima impresa di Aleš Česen, Luka Stražar e Tom Livingstone che rimane, come precedentemente riportato, soltanto la seconda salita fino in cima dopo la prima degli giapponesi del 1979, e la prima in assoluto dal versante nord. Pubblicheremo degli aggiornamenti non appena arrivano maggiori dettagli.
PUBBLICATO il 14/08/2018
Quarant'anni dopo il leggendario primo tentativo statunitense, la mitica cresta nord del Latok I è finalmente stata salita integralmente per merito degli sloveni Aleš Česen e Luka Stražar e del britannico Tom Livingstone.
Considerata uno degli ultimi grandi problemi rimasti nel Karakorum e in Himalaya, la lunghissima e tecnicissima cresta nord del Latok I era stata tentata per la prima volta nel 1978 dagli statunitensi Jim Donini, Michael Kennedy, Jeff Lowe e George Lowe. Arrampicando in stile alpino, i quattro scalarono per un totale di 26 giorni ma furono stati costretti a scendere circa 150 metri dalla cima a causa dei problemi di salute di Lowe. All’epoca l’impresa venne celebrata come "Il più eccezionale fallimento della storia dell’alpinismo!". Negli anni successivi "l’impossibile cresta" è stata tentata senza successo decine e decine di volte e da alcuni dei migliori alpinisti del mondo.
Nemmeno due settimane fa la cresta aveva fatto notizia in tutto il mondo per la morte del russo Sergey Glazunov e il successivo salvataggio da 6200 metri del suo compagno di cordata Alexander Gukov.
Aleš Česen e Luka Stražar e il britannico Tom Livingstone erano partiti per il Karakorum il 6 luglio e, arrivati al campo base del Latok I sul ghiaccio Choktoi, si erano resi subito disponibile per aiutare l’operazione di soccorso dell'alpinista russo. Salire la montagna in quelle condizioni però era assolutamente proibitivo e come è noto l’audace soccorso è stato effettuato con un elicottero ed una longline.
Attualmente non ci sono molti dettagli sulla salita di Česen, Stražar e Livingstone. Sabato 11 agosto il Club Alpino Sloveno aveva postato "Aleš, Tom e Luka sono tornati alla base della montagna poche ore fa, abbiamo salito una nuova via sulla cresta nord e abbiamo raggiunto la cima del Latok 1. Adesso… dormiamo." Stando alle prime fonti, i tre hanno impiegato 7 giorni e nella parte alta della via hanno preferito una linea più sicura, spostandosi dalla cresta vera e propria per raggiungere la cima.
La salita dei tre è soltanto la seconda salita del Latok I, dopo la prima salita effettuata nel 1979 da una spedizione giapponese guidata da Naoki Takada dal lato sud della montagna; i primi a salire in cima sono stati Sin'e Matsumi, Tsuneo Shigehiro, Yu Watanabe, seguiti tre giorn più tardi da Hideo Muto, Jun'ichi Oku e Kota Endo.