La Linea più bella del Mondo. Di Ivo Ferrari
Sono sicuro che tutti noi la stiamo cercando. Sì, parlo di quella linea perfetta che non ci riesce mai di trovare, eppure, ogni fine settimana cerchiamo e ricerchiamo la Linea più bella del Mondo.
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Ivo Ferrari
Alex Persico
La macchina parcheggiata nello stesso punto, identico e preciso alla volta scorsa, simile a quella precedente, uguale ad un sacco di altre volte, ma qui vale la pena venire, ritornare, esserci. Dicono che sia la linea più bella del mondo, lo dicono in tanti, tutti quelli che l’hanno salita, percorsa, vissuta, o semplicemente sognata. Tre ore di ripido sentiero, pochi minuti dall’auto, tutto dipende da come “si è”, da come ci si sente, stanchi o muniti di ali ai piedi. Lo zaino non serve che sia pesante, ingombrante, lo zaino serve solo a farti compagnia, mentre l’amico di oggi, di ieri e di domani non “serve”, è compagnia.
Lego la corda con abituale abitudine, il solito nodo, un controllo ed inizio a salire, movimenti freddi e poco armoniosi si trasformano ben presto in una danza verticale, il grado non esiste, la pendenza neppure, lo... la stiamo inventando come se non lo conoscessimo. La linea, la più bella sopra e sotto i nostri, i miei piedi, il sole e l’ombra miscelate da un vento freddo, il vento di questa stagione meravigliosa. Sopra il cielo, ai lati il vuoto.
Non stiamo salendo, non stiamo arrampicando, stiamo solo e unicamente “cavalcando” sulla più bella tra tutte. Il percorso è dietro di noi, si fa vedere e si fa sentire, il da farsi è sopra la mia testa, invisibile ma poco misterioso oramai. Mi sono preparato nel migliore dei modi, correndo, camminando, scalando e pensando. Non serve che lo zaino sia pesante, non servono cento, mille fotografie, ne basta una, dall’alto verso il basso, o due, dal basso verso l’alto. Le nuvole bianche corrono trasportate dal vento, mi piace il vento, entra dove vuole e “comanda” lui, non lo si può imprigionare... fotografare!
L’altezza si fa sentire, e gli occhi assetati di vedere, possono conoscere il davanti e il dietro, la destra e la sinistra intorno a me, sopra e sotto. Perché una linea è così bella? Chi l'ha salita per primo, chi l'ha disegnata? Poco importa, ora è mia, ora è nostra e la godiamo tutta. Guide, riviste, carta o etere, nessuno ne parla, sconosciuta e tanto conosciuta e desiderata. La linea dei sogni.
Un rumore assordante mi sveglia di colpo, la Cresta, il mio compagno, l’orizzonte, tutto scompare in una frazione di secondo. Stavo sognando, stavo solo cercando la linea più bella del mondo, la cerco da sveglio, la cerco in sogno... La troverò, perché tutti abbiamo la nostra linea migliore.
Ivo Ferrari
Lego la corda con abituale abitudine, il solito nodo, un controllo ed inizio a salire, movimenti freddi e poco armoniosi si trasformano ben presto in una danza verticale, il grado non esiste, la pendenza neppure, lo... la stiamo inventando come se non lo conoscessimo. La linea, la più bella sopra e sotto i nostri, i miei piedi, il sole e l’ombra miscelate da un vento freddo, il vento di questa stagione meravigliosa. Sopra il cielo, ai lati il vuoto.
Non stiamo salendo, non stiamo arrampicando, stiamo solo e unicamente “cavalcando” sulla più bella tra tutte. Il percorso è dietro di noi, si fa vedere e si fa sentire, il da farsi è sopra la mia testa, invisibile ma poco misterioso oramai. Mi sono preparato nel migliore dei modi, correndo, camminando, scalando e pensando. Non serve che lo zaino sia pesante, non servono cento, mille fotografie, ne basta una, dall’alto verso il basso, o due, dal basso verso l’alto. Le nuvole bianche corrono trasportate dal vento, mi piace il vento, entra dove vuole e “comanda” lui, non lo si può imprigionare... fotografare!
L’altezza si fa sentire, e gli occhi assetati di vedere, possono conoscere il davanti e il dietro, la destra e la sinistra intorno a me, sopra e sotto. Perché una linea è così bella? Chi l'ha salita per primo, chi l'ha disegnata? Poco importa, ora è mia, ora è nostra e la godiamo tutta. Guide, riviste, carta o etere, nessuno ne parla, sconosciuta e tanto conosciuta e desiderata. La linea dei sogni.
Un rumore assordante mi sveglia di colpo, la Cresta, il mio compagno, l’orizzonte, tutto scompare in una frazione di secondo. Stavo sognando, stavo solo cercando la linea più bella del mondo, la cerco da sveglio, la cerco in sogno... La troverò, perché tutti abbiamo la nostra linea migliore.
Ivo Ferrari
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