Incidente sul ghiacciaio al Colle del Toula: il racconto della guida alpina Ezio Marlier
Sabato scorso, 13 ottobre, con il mio compagno di cordata Paolo Celesia stavamo rientrando verso il rifugio Torino e, come al solito, sulle tracce nei pressi del Rifugio c'erano un sacco di persone: bambini, gente con i moon boot... tutti completamente slegati e senza alcuna attrezzatura. Questo oltre il Col de Flambeaux e addirittura fino alle Aiguille Marbrées. Stiamo parlando di alcune centinaia di metri, anzi anche mezzo chilometro, oltre quello che è consentito. Al Rifugio Torino infatti ci sono un sacco di segnalazioni, ci sono le barriere, la gente le deve scavalcare per passare.
Eppure questo non basta a fermarli. Inoltre la cosa peggiore è che effettivamente arrivando al Rifugio, dopo aver urlato contro queste persone per avvertirle del pericolo che correvano, dopo l'ennesimo vaffa che mi sono preso, ad un certo punto arriva una signora che gridando ci informa che qualcuno è caduto in un crepaccio. A quel punto il gestore del Torino, Armando Chanoine, che è anche Guida Alpina del Gruppo Guide Alpine di Courmayeur, mi ha chiesto di andare con lui a vedere cosa fosse successo.
Andiamo, e poco oltre il colle del Flambeaux, dentro ad un buco, a 20 metri di profondità, c'era una persona. Una persona che sul ghiacciaio non era andata da sola, ma in compagnia di altri 3 amici. Quindi 4 persone, all'incirca tutti 25enni, in scarpe da ginnastica, tranquilli, a farsi la passeggiata in mezzo i crepacci. Purtroppo nei giorni precedenti aveva nevicato. Aveva fatto solo 4 dita di neve ma il vento aveva coperto un poco questi crepacci e uno di questi ragazzi c'è finito dentro, precipitando per 20 metri.
Chiaramente non potevamo fare un gran che. Così abbiamo chiamato il Soccorso Alpino francese, perché lì siamo in territorio francese. Quindi sono arrivati 6 gendarmi del Pelloton d'Haute montagne di Chamonix, con un elicottero, cavalletto e argano per poter tirare fuori il ragazzo. Bisogna dire che è stato “fortunato” perché aveva fatto 20 metri di volo... In questo momento è ricoverato all'Ospedale di Sallanches in condizioni gravi ma stabili.
Racconto tutto questo perché nonostante i cartelli, le barriere e tutto il resto la gente continua ad andare avanti. Ovviamente senza l'attrezzatura e la preparazione indispensabile. Anzi, la maggior parte non sa neanche di essere su un ghiacciaio né cosa questo significhi e comporti. E posso garantire che a qualche centinaio di metri, sia sulla traccia che va verso il Marbrées sia sulle tracce che vanno verso il Flambeaux, ci sono dei buchi enormi. Sono stupito che ad oggi ci sia stato solo un incidente proprio perché la gente non rispetta questi cartelli...
di Ezio Marlier - Guida Alpina